L’Asp di Palermo cancella oltre 500 posti di coadiutore amministrativo dal fabbisogno reale e fa retromarcia rispetto a quanto deciso lo scorso dicembre. A fine 2018 li aveva inseriti nel piano del fabbisogno ma adesso la lista non è più presente nella delibera. A denunciarlo è la Fials-Confsal che ora si oppone al provvedimento e ne chiede la revoca.
“Rimane incomprensibile – spiega il segretario provinciale della Fials, Enzo Munafò – il fatto che siano stati cancellati dal fabbisogno reale circa 500 contrattisti con la qualifica di coadiutore amministrativo di cui l’amministrazione continua a servirsi da ben 29 anni, storicizzandone le somme spese, senza che nessuna delle amministrazioni che si sono succedute alla guida dell’Asp Palermo abbia mai dichiarato la loro inutilità. Ma cosa ancor più grave – prosegue Munafò – che si debba assistere ad affermazioni rilasciate in questi giorni sul personale contrattista, negando che abbiano mai conseguito un reale rapporto di lavoro con l’Asp, e che lo stipendio dato loro in pagamento per la prestazione lavorativa era soltanto, parafrasando orientamenti giurisprudenziali, un sostegno assistenziale alle loro famiglie, mortificando nell’intimo la gente che ha sempre guadagnato lo stipendio con il sudore della loro fronte”.
La Fials dunque chiede la revoca della delibera e ricorda che “l’amministrazione non dichiara con quali modalità intende far fronte al fabbisogno di personale a tempo indeterminato e determinato, visto che, pur dichiarando non necessario tutto il personale contrattista in essere, mantiene, con la prorogatio di contratto annuale fino alla fine del 2019 il personale contrattista in servizio. Dipendenti che, assorbendo finanza dal tetto di spesa per il personale, non potranno consentire nuove assunzioni”. E ricorda che “la Regione Siciliana attraverso il proprio assessorato del Lavoro, ha continuato a erogare all’Asp Palermo un contributo a sostegno del personale contrattista pari a circa 4 milioni, supportando in tal modo il percorso per la stabilizzazione che ad oggi non riesce a trovare pratiche certe per la fuoriuscita dal precariato”.
Nel frattempo la Fials sta lavorando a una proposta di stabilizzazione che presenterà a breve per garantire i livelli occupazionali nel rispetto del buon andamento della pubblica amministrazione, coinvolgendo al tavolo di confronto l’assessore e tutte le forze politiche.