Al via l’iter per il taglio dei vitalizi all’Ars o per la loro abolizione. Sotto la pressione del governo nazionale dopo la decisione delle camere che è comunque al centro di un ricorso per probabile incostituzionalità , il Consiglio di Presidenza del Parlamento siciliano ha avviato la discussione stoppando anche la seduta d’aula per affrontare il tema lungamente.
Nel corso di una lunga riunione, il Consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana ha deciso di rinviare ad un prossimo incontro l’esame sulla proposta di riduzione dei vitalizi percepiti dagli ex parlamentari. Gli uffici dell’Ars hanno distribuito ai componenti del Consiglio di Presidenza uno studio da loro esitato. Sono stati depositati anche due pareri “pro veritate” che l’associazione degli ex parlamentari dell’Ars ha chiesto a due studiosi di diritto amministrativo. Il vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 Stelle, a sua volta, ha depositato il parere del Consiglio di Stato relativo al taglio dei vitalizi deciso dalla Camera dei deputati.
Alcuni componenti del Consiglio di Presidenza hanno ritenuto opportuno richiedere un ulteriore parere al Consiglio di giustizia amministrativa. La materia dei vitalizi, quindi, sarà approfondita.
Il Consiglio di Presidenza ha anche deciso di destinare, come aveva annunciato il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche, i 100 mila euro del Fondo povertà, istituito con una quota dei risparmi provenienti dai tagli agli stipendi dei dipendenti: 80 mila euro a Biagio Conte e 20 mila euro alla mensa dei poveri del monastero di Santa Caterina.
“E’ stato un confronto serrato ma costruttivo e sereno – ha detto il presidente Miccichè al termine dei lavori -. Abbiamo discusso a lungo sulla proposta di ricalcolo dei vitalizi degli ex parlamentari ed è stato deciso di approfondire la materia, chiedendo anche un parere al Consiglio di giustizia amministrativa. Gli ex parlamentari, a loro volta, ci hanno fatto pervenire due pareri che saranno esaminati come gli altri”.
“Oggi è una giornata storica per l’Ars”, commentano i deputati 5 stelle, componenti dell’ufficio di presidenza di Palazzo dei Normanni, Giancarlo Cancelleri, Salvatore Siragusa e Stefano Zito, riferendosi proprio all’avvio della discussione sulla proposta del M5S di taglio dei vitalizi degli ex deputati.
“Entro l’anno – dicono i tre parlamentari – scriveremo la parola fine sulla vicenda con la votazione finale. Vedremo se qui si vorrà essere protagonisti della storia o se si vorrà subire la storia e si sarà costretti a tagliare i vitalizi per evitare la sforbiciata statale sui trasferimenti alle regioni”.
“In consiglio di Presidenza – continuano – sono state sollevate diverse perplessità, non ultima quella relativa ad un eventuale profilo di responsabilità personale per chi voterà la norma. Un’ipotesi che non esiste, come ha messo nero su bianco il Consiglio di Stato in un parere chiesto dal Senato prima del taglio a Palazzo Madama”.
Lo stesso parere dà manforte alle tesi 5stelle anche su eventuali profili di incostituzionalità della norma.
“In ogni caso – affermano i deputati – anche noi chiederemo un parere al Consiglio di Stato. Su una cosa volgiamo comunque mettere l’accento. Questo taglio non vuole affamare nessuno, volgiamo solo introdurre una questione di giustizia sociale che equipari i deputati a tutti i cittadini”.
Secondo i conteggi degli uffici dell’Ars, che ci danno ragione in pieno, il risparmio che deriverebbe da un sì al taglio dei vitalizi sarebbe di circa 8-9 milioni di euro.
“Anche su questo– concludono Cancelleri, Siragusa e Zito – avevamo fatto bene i conti. Sarebbero cifre con cui si potrebbero fare sostanziosi progetti di pubblica utilità”.
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