L’Assemblea regionale siciliana ha approvato ieri, 3 giugno, il disegno di legge sulla normotermia. Il documento porta la prima firma della presidente della commissione Salute Margherita La Rocca Ruvolo. Si tratta di un provvedimento che prevede le buone pratiche cliniche sui pazienti sottoposti ad operazioni chirurgiche.
“Vengono così introdotte in Sicilia norme sulla normotermia operatoria. L’ipotermia accidentale – spiega La Rocca Ruvolo – è un evento comune, anche se prevenibile, nel corso di un intervento chirurgico e si associa a numerosi out come negativi per il paziente, primo fra tutti un incrementato rischio di infezioni della ferita chirurgica. Proprio per questi motivi, nelle linee guida internazionali per la prevenzione delle infezioni chirurgiche, la normotermia riveste un ruolo primario nella pratica operatoria, considerato, peraltro, che l’insorgenza di eventi avversi, ampiamente documentata in letteratura, comporta un aggravio di costi per il Sistema Sanitario Nazionale e un aumento dei tempi di degenza per il paziente.
A tal fine, per migliorare i risultati clinici e contenere i costi, si è ritenuto necessario prevedere legislativamente l’applicazione di un protocollo operativo, evidenziato che per il successo di qualsivoglia strategia volta alla sicurezza del paziente è necessario favorire l’omogeneità dei comportamenti degli operatori sanitari attraverso specifici programmi formativi”.
Il disegno di legge ha tenuto conto delle buone pratiche cliniche Siaarti, la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva, sulla normotermia perioperatoria e dei risultati dello studio osservazionale “Normoterapia in Regione Sicilia” condotto dalle società scientifiche Siaarti e Hcrm (Hospital & Clinical Risk Managers) in tre ospedali di riferimento della Regione (Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania e Ospedale “San Vincenzo” di Taormina).
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