“L’agricoltura rappresenta una forma di lotta sociale per la garanzia di un presidio di legalità e per una più dignitosa forma di lavoro e di reddito”. “Inoltre, l’agricoltura sociale offre l’opportunità di estendere il modello di Welfare dei diritti a tutti i cittadini poiché mira ad accorpare bisogni, identità, tutele ed istanze di libertà, a prescindere dalle loro più o meno elevate abilità. In questo contesto si ritrova il valore del lavoro non solo come fonte di reddito individuale, ma anche come componente fondante di una società più giusta, più coesa e sostenibile”.
Lo ha detto Rosa Giovanna Castagna presidente regionale della Cia Sicilia intervenuta alla tavola rotonda “La terra e i nostri territori: un bene comune da preservare e conservare. Strade di Re-esistenza”, nella sede dell’Istituto Zootecnico per la Sicilia.
“L’agricoltura sociale – ha sottolineato Castagna – migliora il livello di qualità della vita della popolazione locale, aumenta il potere attrattivo di un territorio e al contempo sperimenta pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica con il superamento dell’assistenzialismo per un welfare delle opportunità, delle responsabilità ed economicamente sostenibile”.
“Quando pratichiamo l’agricoltura sociale – ha evidenziato Castagna – stiamo sul campo dell’agricoltura multifunzionale i cui prodotti nella maggior parte dei casi sono biologici”. “Questa rappresenta la naturale conseguenza dell’approccio dei produttori – ha concluso Castagna – che con la scelta della produzione biologica, che è tutela dell’ambiente e della biodiversità, realizzano una maggiore sensibilità e solidarietà che si traduce in un atteggiamento aperto all’accoglienza delle diversità”.
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