Il primo anno di consiliatura di Roberto Lagalla. Il sindaco di Palermo ha tirato le somme dei suoi primi dodici mesi a capo della città in una conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo delle Aquile. Momento di confronto che era stato convocato già il 25 luglio scorso, salvo poi essere disdetto a causa dell’imperante emergenza incendi. E non potevano mancare le domande sui danni causati dalle fiamme intorno al capoluogo siciliano. In particolare su quanto avvenuto all’interno della discarica di Bellolampo, sulla quale lo stesso primo cittadino ha chiarito che “abbiamo messo a disposizione della magistratura le registrazioni delle telecamere che vigilano sulla discarica di Bellolampo. L’impianto è sempre presidiato e lo era anche quando, la settimana scorsa, è stato interessato da un incendio”.
Il primo anno della Giunta di Roberto Lagalla
Fra i temi affrontati quello della risoluzione dell’emergenza cimiteriale e di quella relativa ai conti del Comune. Elemento centrale dell’equilibrio economico-finanziario di Palazzo delle Aquile rimane quello delle società Partecipate, sulle quali Roberto Lagalla ribadisce e prospetta un ingresso di capitali privati. Temi irrisolti, invece, quelli della viabilità e dei rifiuti. Sul primo, l’assessore Maurizio Carta ha annunciato un’ampia trattazione, di concerto con l’assessore Totò Orlando, in sede di PUMS Metropolitano, con particolare riferimento ai casi di viale Regione Siciliana e del porto di Palermo. Sul secondo elemento invece, l’assessore Andrea Mineo ha ribadito la mole di investimenti che saranno fatti sul potenziamento tecnologico della discarica di Bellolampo, glissando però le domande sui ritardi della VII vasca, sui cui tempi di consegna regna ancora l’incertezza.
L’emergenza incendi e i grandi eventi
Roberto Lagalla parte da quanto successo qualche giorno fà, ovvero dalla catena di incendi che ha cinto d’assedio il capoluogo siciliano fra il 24 e il 25 luglio. “Ho sentito il ministro Musumeci. Siamo in attesa della dichiarazione dello stato di emergenza, a seguito dalla quale potremmo dare inizio all’emissione degli indennizzi ma, nel frattempo, ci stiamo muovendo per potere individuare soluzioni abitative transitorie nelle more che queste famiglie che hanno perso tutto, possano essere accolte in casa messe a disposizione dal Comune”. Parentesi poi sul ritorno dei concerti in città. “Palermo ha ripreso i grandi eventi e il suo rapporto devozionale con la Santuzza, interrotto durante la pandemia. Siamo alla vigilia del 400° Festino. Il 4 settembre, dopo l’Acchianata, istituiremo i comitati a supporto dell’evento e del 500° anniversario di San Benedetto il Moro. Abbiamo già svolto una prima riunione tecnica per immaginare le collaborazioni e per capire gli eventi di un intero anno”.
Reddito di cittadinanza e stabilizzazione dipendenti
“Palermo è una città solidale”, ha dichiarato il sindaco durante la conferenza, sottolineando l’attenzione della Giunta alle fasce meno abbienti. “Non abbiamo dimenticato chi sta più indietro di noi. Sul tema dei Servizi Sociali, questa città risponde con un efficace elasticità, conformata alle esigenze di questo territorio. Nei giorni in cui il reddito di cittadinanza vive una trasformazione, accogliamo i cittadini pressi i servizi sociali accompagnando quella presa in carico così come previsto dalle linee guida nazionale. Si dovrà fare di più. Ma l’utilizzazione delle risorse extracomunali con quelle cmunali, ci sta permettendo di attivare una strategia significativa in materia di risposta sociale”. Un’attenzione rivolta anche alle maestranze del Comune, stabilizzate a 30 ore con le ultime manovre di bilancio. “Tutti i dipendenti sono stati portati a 30 ore con un investimento di 9 milioni di euro. Ci è costato molto ma andava fatto. Nelle prossime settimane partiranno i bandi. Pensiamo di acquisire le competenze di altri venti dirigenti. Figure necessarie all’attivazione di quel piano assunzioni e riorganizzazione degli uffici che abbiamo sperimentalmente attivato dal 9 gennaio scorso”.
I problemi di Palermo
Una città solidale ed accogliente, al netto di alcuni atavici problemi. “Non possiamo accettare che la gente venga a Palermo e dica “Palermo è una città bella ma..” – sottolinea il sindaco durante il suo intervento .. Abbiamo da risolvere il tema dell’edilizia pubblica e dell’edilizia abusiva. Abbattimenti che non si fanno da anni, escluso quanto fatto al cimitero con l’abbattimento di 72 tombe abusive costruite da soggetti mafiosi“. Non mancano le precisazioni sul tema della legalità. “L’anno è stato attraversato da tanti fatti ed illazioni, tanti luoghi comuni e storie metropolitane. Uno dei racconti è quello per il quale questa Amministrazione avrebbe dovuto perdere tenuta sui valori della legalità e della trasparenza. Credo che questa Amministrazione stia dimostrando nei fatti concreti che ogni proprio atto è l’esito di un’istruttoria che viene condivisa con le istituzioni dello Stato, che l’antimafia vera è nel quotidiano impegno nel rispetto della comunità. Tutto il resto sono chiacchere o strumentalizzazioni delle quali sono stanco e sulle quali non risponderò più, in quanto si tratta di provocazioni”.
Discorso chiuso da un bilancio complessivo sull’attività del primo anno di Giunta. “Un’organizzazione come il Comune non può non avere problemi, ma non può avere gli stessi problemi. Fra questi il tema dei rifiuti e della gestione degli spazi verdi. Cose che i cittadini vogliono vedere e vogliono vedere realizzati. Palermo è la terza destinazionae turistica italiana e ha dimostrato di volere essere accogliente. Ma le condizioni devono migliorare ma i cittadini devono fare parte di questo cambiamnento”. Un discorso nel quale il sindaco si è focalizzato poco sul tema dei rifiuti, elencandono nel lungo elenco di criticità da risolvere. Un anno è andato, quattro ne rimangono. Alcuni problemi sono stati risolti, come quello non da poco dell’emergenza cimiteriale, altri rimangono in agenda. E dopo la pausa estiva, arriverà sul tavolo del Consiglio il piano triennale delle opere pubbliche. La strada per uscire dalla crisi è ancora lunga.
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