Non ci sarà un rimpasto nella giunta comunale di Palermo del sindaco Roberto Lagalla. Almeno non prima delle elezioni nelle ex Province del 27 aprile e comunque non prima che a livello regionale. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla fa finta di non capire le provocazioni e le richieste della maggioranza e tira avanti. Lo ha detto al termine di una lunga intervista ospite di TalkSicilia la trasmissione di approfondimento di BlogSicilia. Ma il primo cittadino ha affrontato tutti i grandi temi dell’amministrazione della città: un grande piano di rifacimento delle strade è già iniziato ma entrerà nel vivo solo ad aprile e dovrebbe concludersi fra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 (praticamente un anno di lavori); si farà la linea C del tram si comincerà quest’anno, aumenta di 20 centesimi a breve il biglietto dell’autobus. Ma il sindaco parla anche della risistemazione dei conti e dei contratti di servizio delle partecipate a manda un messaggio alla Rap: ora deve pulire le strade e restituire alla città un servizio adeguato.

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Un anno per rifare le strade

“C’è un piano importante di rifacimento dei manti stradali partendo dal dagli assi viari a maggiore congestione di traffico. In questo momento siamo impegnati sulla via libertà ma tutti i grandi assi di ingresso e di uscita alla città saranno e continueranno a essere oggetto di riqualificazione dell’asse stradale. Il piano entrerà nel vivo nella primavera, intorno a Pasqua, perché in quel momento si definiranno gli accordi di programma e si potrà curare il rifacimento dei marciapiedi è di quei conflitti, diciamo tra apparati radicolari e strade che mettono in difficoltà spesso sia chi passa sui marciapiedi sia chi passa sulle strade (in pratica rimuovere le radici che alzano il manto stradale e i marciapiedi e rimettere a posto sia strade che camminamenti ndr). Stiamo facendo la manutenzione delle piste ciclabili. E’ chiaro che Palermo ha un asse viario complessivo di 1100, 1200 chilometri. Siamo partiti con le strade con un ordine di priorità. Continueremo a proseguire con questa gradualità, ma è chiaro che ci vorrà tempo e denaro ma i grandi assi che aspettano risposte le riceveranno regolarmente”.

“Noi stiamo andando avanti con un numero di cantieri che potrà arrivare fino a un massimo di quattro o cinque a settimana. Quindi io penso che noi entro la fine del 2025, o inizio del 2026, potremmo avere già un soddisfacente raggiungimento del livello di strade rifatte ma poi dovremo proseguire con i marciapiedi, le disostruzioni, dalle radici che distruggono marciapiedi e strade e così via”

Viabilità e Ponte Corleone

L’assessore alle Infrastrutture della Regione Alessandro Aricò ha detto proprio qui da noi che entro il 2027 avremo il Ponte Corleone a 8 corsie ma i palermitani non ci credono molto

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“Abbiamo lavorato insieme alla Regione con la quale c’è una collaborazione eccellente, mettendo insieme risorse e utilizzando risorse sia di pertinenza comunale per la il rafforzamento dei ponti esistenti che di provenienza regionale. Per quanto riguarda il progetto di raddoppio dei ponti lo  abbiamo fermamente condiviso nella programmazione insieme alla Regione. E i lavori sono già iniziati. Non si vedono ma sono già iniziati. Contiamo entro la fine del 2026 inizio 2027 di poter avere i ponti già ‘stesi’ da un lato all’altro del fiume Oreto”.

“Oltre il Ponte Corleone che viene raddoppiato, c’è il ponte sul fiume Oreto dove sono iniziati i lavori di rifacimento del ponte stesso e dove il ponte sarà riqualificato. E poi c’è una azione di riqualificazione prevista più avanti sempre per il ponte Oreto, all’altezza di Romagnolo. Ancora abbiamo la costruzione di un nuovo ponte prevista all’interno delle linee tranviarie nella zona di Bonagia; un altro superamento dell’Oreto con ponte tranviario e carrabile che però non riuscirà a vedere la luce per questa legislatura”.

Il sindaco e i conti del Comune

I palermitani, però, si aspettavano forse tempi più rapidi per i problemi quotidiani

“Quello che probabilmente i palermitani non ricordano è la drammaticità della situazione quando ci siamo seduti a Palazzo delle Aquile. Una città che non solo aveva smesso di poter pensare a se stessa ma aveva persino perso la possibilità di spendere anche un solo euro. Eravamo fermi al bilancio del 2019. Abbiamo dovuto, in un anno e mezzo, fare il bilancio di quattro anni. Due anni dei quali non nostri, anzi due anni e mezzo non nostri. Il 2020 e il 2021 oltre e metà del 2022. Inoltre certamente abbiamo ereditato una situazione drammatica con un organico ridotto al di sotto dell’osso. Abbiamo voluto dare le prime risposte ai palermitani, quelle possibili perché le risorse sono venute da una scelta operativa di tipo commissariale: il cimitero. Poi abbiamo dovuto rimuovere i blocchi che c’erano lungo le strade: c’era la circonvallazione bloccata all’altezza di piazzale Giotto; c’era la via Roma bloccata poco dopo la via Cavour e avevamo il problema della instabilità del ponte Corleone sul quale si è intervenuto.

Abbiamo trovato anche tutta una serie di appalti bloccati sulle nuove illuminazioni nella zona nord: li abbiamo sbloccati e portati a termine. Adesso lo stiamo facendo nella zona sud. La prossima settimana partiremo finalmente con la bonifica e la riqualificazione del parco Libero Grassi; se ne parla da vent’anni e questa è una notizia. Stiamo rifacendo le ville e i giardini storici. Senza dimenticare che stiamo facendo i contratti di servizio e i piani industriali di tutte le partecipate”

Le partecipate

Ecco, le partecipate. Sembra un tema che non riguardi i cittadini invece è l’esatto contrario. Le partecipate sono quelle, che devono fornire i servizi e troppo spesso non lo fanno o forniscono servizi carenti. Partiamo da Amato, poi parliamo di Rap

“A parte comportamenti disdicevoli in alcuni casi, talvolta sospetti di tutta una filiera procedimentale interna (il riferimento è ad autisti Amat troppo spesso ammalati ndr) c’è certamente l’esigenza di acquisire più autisti. C’è un concorso già definito che va sbloccato per i meccanici e c’è da mettere in campo il lavoro di tutti gli autobus elettrici che sono arrivati e dei quali fino a questo momento ne sono stati messi in linea soltanto 36. Questo perché non ci sono gli autisti o sono in numero insufficiente o diventano insufficienti in relazione diciamo a una ipertrofia delle assenze. Fattori che si sommano e che, poco a poco, dobbiamo riportare a posto”.

“Però debbo dire che il primo passo + avere messo a posto i conti. Non avere più disallineamenti economici con le partecipate è un fatto storico per questa città”

Dovrebbe permettere alle partecipate di avere un bilancio sano e quindi di fornire servizi in maniera adeguata? 

“Esattamente! Non ci sono più scuse. Ora dovremo misurare le partecipate sui servizi che saranno capaci di fornire a cominciare da Rap che abbiamo convintamente sostenuto nella fase di potenziamento degli organici, ma che ora deve restituire alla città quello che la città giustamente si aspetta dalla Rap, cioè che faccia l’azienda di pulizie e non faccia altre cose.

“Significa raccogliere l’immondizia, spazzare i marciapiedi. Venendo qui, ad esempio, ho appena finito di chiamare un dirigente di Rap, lamentandomi fortemente che alcune strade sembrano non spazzate da più di qualche settimana. È un problema che i cittadini spesso segnalano. Ma posso rassicurare i cittadini che ci stiamo mettendo tutto l’impegno, la buona volontà perché sappiamo quanto dipenda da questo diciamo il credito che questa amministrazione ha nei confronti dei cittadini. Posso assicurare i cittadini che il primo che chiama la Rap ogni giorno quando vede le strade sporche è il Sindaco

Il grande tema del Tram

“Su questo abbiamo proprio oggi (lunedì 17 febbraio ndr)  fatto una riunione e quindi abbiamo come dire elementi freschi. Andremo in Consiglio comunale da qui a qualche settimana presentando il piano industriale e il relativo conto economico a valere sul triennio 2025/2027. È un piano che si autosostiene combinando opportunamente il gommato  il ferrato: c’è il tram e c’è l’autobus. Il gommato dovrebbe avere alcune economie di gestione dall’incremento dei mezzi elettrici rispetto ai mezzi a carburanti tradizionali. Il tram sarà in condizione di impattare più positivamente di quanto non avvenga in atto sul sistema economico del trasporto. Nel momento in cui avremo chiuso almeno la linea C, che è la prima che abbiamo messo nel programma e  i cui lavori dovrebbero iniziare entro la prima parte di quest’anno, orientativamente nel mese di giugno.

“Questo sarà la linea che consentirà di definire, di completare il perimetro del tram e quindi di aumentare il volume di viaggiatori di trasporto pubblico locale a bordo dei tram stessi e ridurrà il numero di gommato in circolazione perché se c’è un perimetro di tram chiuso ed efficiente, gli autobus poi partiranno dagli hub di interscambio ovvero dai capolinea dei tram.

Aumenta il biglietto dell’autobus

Ma nel frattempo ci conferma che aumenterete il biglietto dell’autobus

Aumenteremo il biglietto di 20 centesimi ma parliamo del biglietto ordinario. Questo avverrà nel giro di qualche settimana ma il quando esatto dipende dal Consiglio comunale. Però l’aumento riguarderà il biglietto ordinario ma parallelamente ci sarà una spinta ancora maggiore agli abbonamenti più convenienti, alla riduzione del biglietto se acquistato via app e così via. Diciamo che stiamo cercando di stimolare una scelta dell’autobus non come momento casuale o occasionale del trasporto ma come una fidelizzazione stabile di una parte della città”.

Linea C del tram finita entro il 2027

“Chiaramente non si può pensare che il sistema sia auto portante nel giro di un anno perché come voi sapete avevamo due pezzi di tram messi in due parti diverse della città. Adesso, nel momento in cui si andrà a definire la linea C, la cui conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2027, potremmo mettere in campo, noi o chi ci sarà dopo di noi, quella sinergia di funzioni di trasporto che vedono integrare i vari piani quindi il sotterraneo metro treno attraverso il passante, il livello di superfice attraverso il tram e per gli spostamenti oltre queste linee gli autobus in partenza dagli hub del tram verso i quartieri più periferici.

Strisce blu, il dubbio sul pagamento anche a ora di pranzo (14-16)

“E’ un tema sul quale dovrà esprimersi il Consiglio comunale ma che non ci appassiona particolarmente in questo momento. E’ importante, invece, il fatto che si sia tornati ad acquisire l’utilizzazione delle strisce blu una volta che abbiamo risolto un contenzioso anch’esso che si trascinava da anni. Io talvolta lo ricordo perché questa città tende a dimenticare: quando noi siamo arrivati il rischio concreto veniva da una partita che divideva Amat dal Comune per 111 milioni di euro. Se qualcosa fosse andata storta e non si fosse raggiunta una transazione che siamo riusciti a chiudere faticosamente ma necessariamente, oggi avremmo o un’azienda trasporti che non esiste più o un comune fallito”.

“Riuscire a chiudere questo contenzioso è stato un fatto di grande importanza per poter mettere nelle condizioni di lavorare Amat e il Comune di vivere  con la necessaria serenità il rapporto con la stessa

Palermo adesso è tutta un cantiere

“Sì, stiamo lavorando per le strade, stiamo lavorando per la riqualificazione di tre quartieri periferici, stiamo anche restituendo alla città le fontane storiche a cominciare da Piazza Alberico Gentili ma non soltanto. Questo può portare disagi ma è necessario per ripristinare e riqualificare”.

L’appello del sindaco ai Palermitani

“Ebbene noi palermitani riusciamo, però, certe volte a farci male assolutamente da soli. Nella notte entrano nei cantieri, danneggiano le recinzioni, rubano gli attrezzi, rompono gli strumenti o imbrattano quel che si sta ripulendo. Questa è una cosa che non può proseguire in questo modo! Dobbiamo capire che siamo noi stessi artefici del nostro destino. Siamo supportati dalle forze dell’ordine ma è disarmante vedere come i palermitani trattano la propria città”

Niente rimpasto nella giunta, Lagalla “nessuno me lo chiede”

Ed eccoci all’ultima domanda che è quella politica che non può mancare nelle vostre interviste si è parlato tante volte dell’eventualità di un rimpasto di mezza legislatura nella Giunta Lagalla. Adesso ci sono anche alcune voci ma sappiamo tutti che le voci alle volte non sono del tutto infondate ma non sono mai esattamente corrette. Che Forza Italia vorrebbe sostituire qualche assessore? E c’è comunque un equilibrio che è un poco diverso rispetto a due anni e mezzo fa. All’interno del consiglio comunale, per numero di consiglieri e per spostamenti.

“Gli spostamenti sono stati abbastanza modesti e d’altra parte io sono sempre molto contrario alla balcanizzazione delle assemblee sulla base di trasmigrazioni che talvolta possono avere, diciamo, cause opportunistiche. Su questo ho sempre cercato di far ragionare la coalizione”.

Però c’è una richiesta che è stata formalizzata a livello regionale per esempio da Noi Moderati che vuole uno spazio anche al Comune, vuole essere rappresentata. C’è una richiesta informale per la sostituzione di un assessore. Sono cose che non risultano al Sindaco?

“Sono cose che anch’io ho sentito dire rispetto alle quali, però, non ho nessuna formale e collegiale evidenza. Bisogna saperle formalizzare le richieste e omogeneizzarle all’interno di un equilibrio complessivo che non è solo l’equilibrio comunale. C’è un equilibrio regionale, c’è un equilibrio provinciale che va cercato”

Quindi possiamo ipotizzare che non se ne parlerà prima delle elezioni provinciali.

“Ma se mi verrà chiesto lo prenderemo in esame. Ogni partito ha il diritto di potersi esprimere rispetto alla sostituzione dei suoi uomini. Poi va condiviso con gli altri. Va mantenuto anche l’equilibrio tra uomini e donne. Ma io, fino a questo momento, tranne qualche voce  sentita di sfuggita o qualche appetito che più o meno viene rappresentato, non ho una evidenza formale da parte della coalizione”.

“In ogni caso rispetto a questa eventualità tutto va visto in prospettiva anche con ciò che avviene sia a livello regionale che a livello provinciale”.

In conclusione possiamo dire in sintesi che non c’è  un cambio di assessori imminente.

“Non ne ho sentito parlare. Al momento non è certamente uno dei punti principali della mia agenda”.

L’intervista video integrale

Nella video intervista integrale il sindaco ha parlato anche dei programmi di riqualificazione di tre quartieri fra cui Borgo Nuovo con i fondi del decreto Caivano Bis e lo Sperone con i fondi del Pnrr ma anche del progetto di privatizzazione della Gesap che non vedrà, comunque, la luce in questa legislatura e di tanto altro. Ecco l’intera chiacchierata col primo cittadino di Palermo