Maxi furto di rame nel Palermitano, portati via oltre 300 metri di cavi

I ladri hanno rubato oltre 300 metri di cavi di rame a Partinico  in contrada Arnao. E’ stato un operaio dell’Enel a denunciare ai carabinieri cosa fosse successo. Chiamato perché alcuni residenti sono rimasti senza energia elettrica il dipendente si è accorto che l’impianto era stato saccheggiato. Sono in corso gli interventi di manutenzione per garantire di nuovo la fornitura elettrica. Intanto i carabinieri stanno cercando di individuare i ladri che nella zona di Partinico hanno messo più volte a segno furti di cavi di rame creando problemi e disservizi a uffici, scuole e abitazioni.

L’Enel comunica che la linea è stata già riattivata e i cavi di rame rubati sono stati sostituiti con quelli in alluminio. L’erogazione elettrica è stata già ripristinata.

Portone in fiamme a Partinico

Dato alle fiamme il portoncino di un’abitazione questa notte a Partinico. E’ accaduto in via Barranca, strada a pochi passi dall’istituto superiore Ipsia “Corbino”. Qualcuno ha appiccato le fiamme anche se i vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, non hanno trovato alcuna traccia di innesco sul posto.

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Appare chiaro comunque la natura del raid doloso, dal momento che non si potrebbe spiegare altrimenti un incendio partito dall’esterno dell’immobile. In casa in quel momento non c’era nessuno. Ad abitarvi una donna che però si trovava altrove quando qualcuno ha innescato le fiamme.

Oltre ai pompieri è intervenuta anche la polizia di Stato che ha avviato le indagini. Si sta anzitutto provando a capire chi potrebbe avercela con la donna al punto da averle incendiato il portone di casa, andato parzialmente danneggiato.

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L’incendio dei mezzi

Incendio nella notte a Partinico in via Ragona. Tre mezzi sono andati a fuoco per cause che sono ancora in corso di accertamento. Distrutti dalle fiamme due furgoni e un’auto, posteggiati. I proprietari sono tutti dello stesso nucleo familiare.

Ad intervenire i vigili del fuoco del locale distaccamento che sono intervenuti per domare le fiamme. I mezzi però sono andati pesantemente danneggiati. Ad indagare i carabinieri che stanno provando a capire anzitutto la matrice del rogo. Pare comunque che le indagini siano maggiormente dirette verso il raid doloso.

L’incendio a Gioiosa Marea

I carabinieri della stazione di Gioiosa Marea, collaborati dai militari della sezione radiomobile della compagnia di Patti, hanno arrestato la sera di mercoledì scorso – in flagranza di reato – un 63enne per il delitto di incendio.

La segnalazione al 112

Nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, su richiesta pervenuta al 112 Nue (numero unico d’emergenza), una pattuglia della stazione carabinieri di Gioiosa Marea è intervenuta in quel centro, dove era stato appiccato un incendio innanzi al portone di ingresso di un’abitazione, replicando il gesto anche all’interno dell’immobile, nel quale era entrato dopo aver rotto una vetrata. I militari, giunti sul posto, hanno immediatamente notato la presenza dell’indagato che, dopo aver compreso di essere stato individuato quale autore del reato, avendo tra l’altro ancora le mani nere, in quanto sporche di fuliggine, ammetteva le proprie responsabilità.

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