Riparte da Catania l’alleanza fra Pd e 5 stelle. Un terreno di prova che dalla Sicilia vuole riportare la coalizione del centrosinistra allargata al centro della scena nazionale. Il Pd riunisce la direzione a Palermo e conferma le scelte. E la congiuntura astrale sembra essere quella buona visto che intanto la Corte dei Conti dichiara ineleggibile per 10 anni l’ex sindaco Enzo Bianco che già era in corsa per Palazzo degli Elefanti con una coalizione civica. Per il centrosinistra una emorragia di voti evitata, un problema che si è risolto da solo.
Acque agitate a destra
Se si continua a litigare nel centrodestra dove l’accordo sul candidato sindaco ha fatto esplodere Forza Italia a Siracusa, fa registrare distinguo a Trapani e mal di pancia a Ragusa; il tutto aspettando Catania per la quale ogni scelta è stata rinviata a mercoledì ma con evidenti tensioni fra Lega e Fratelli d’Italia, questo non può che aiutare ulteriormente il centrosinistra.
Mentre nella coalizione al governo della Regione succede tutto questo, infatti, sembra tornare, invece, il sereno dal lato opposto della barricata politica. Il Pd ha riunito oggi la sua direzione a Palermo cogliendo la situazione come una occasione per consolidare la scelta del candidato unitario Maurizio Caserta a Catania.
E proprio da Catania riparte l’alleanza con i 5 stelle. Un terreno di confronto importante secondo il segretario regionale Anthony Barbagallo
“Io credo che partire con la nuova alleanza proprio da Catania, la città più importante al voto, sia prestigioso – sostiene Barbagallo -. Qui Schlein e Conte testeranno il loro accordo guardando alle prossime scadenza. non solo amministrative ma anche le provinciali che si avvicinano e poi le Europee”
Ma l’alleanza si replica anche a Siracusa, Piazza Armerina, Biancavilla, Modica e probabilmente anche in altri importanti comuni.
In soccorso dell’unità del centrosinistra, poi, arriva anche la sentenza di ieri sera della Corte dei Conti che rende incandidabile per 10 anni Enzo Bianco condannato per il dissesto di Catania. L’ex sindaco già in campo con una lista civica, non potrà correre e dunque viene meno il rischio che tolga voti proprio al centrosinistra. Lui, Bianco è estremamente amareggiato e parla di “Un misto di rabbia, di dolore e di orgoglio”.
Ma per il Pd, politicamente parlando, è una panacea. Barbagallo non commenta le sentenze ma qualcosa la dice “Credo che le vicende politiche delle ultime settimana siano state chiare. Enzo Bianco e il Pd non sono mai stati così distanti come ora”
Ora non resta che aspettare in contendenti in vista delle elezioni di fine maggio ma Barbagallo approfitta anche per lanciare una pietra contro chi sta governando e si dice “preoccupato per il nuovo codice degli appalti. Affidare importi così’ ingenti senza gara in una terra dove è facile l’infiltrazione è un favore alla mafia”
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