Oltre 600 tra medici e strutture convenzionate hanno aderito alla protesta dei laboratori d’analisi e dei medici che lavorano nei centri di medicina specialistica.
La protesta è organizzata dai sindacati di categoria (e in particolare dal Citds – Confederazione italiana per la tutela dei diritti in sanità) davanti all’assessorato regionale della Salute, domani in piazza Ottavio Ziino, a Palermo. La grande maggioranza dei laboratori ha deciso di abbassare le saracinesche a oltranza.
La grande maggioranza dei laboratori ha deciso di abbassare le saracinesche a oltranza. Tra le criticità evidenziate dai sindacati soprattutto il budget messo a disposizione dalla Regione, ulteriormente ridotto del 5% dopo i forti tagli degli anni passati che hanno messo in difficoltà numerosi laboratori, riducendo sensibilmente i margini di guadagno.
Chiedono equità di trattamento con i privati, maggiori risorse e criteri più trasparenti ed equi per l’erogazione dei fondi.
“Bisogna tornare ad operare in condizioni finanziarie decorose – dicono i sindacati – e non di collasso come le attuali, che non consentono più di continuare a garantire ai pazienti il servizio e la tutela della salute, a causa dei dissennati percorsi posti in essere da una tecnoburocrazia pagata a peso d’oro dai contribuenti”.
Non ha aderito alla protesta Federlab Sicilia, il coordinamento nazionale dei laboratori d’analisi, che avrebbe preferito uno “sciopero bianco”: ossia mantenere aperti i laboratori ma non accettare dai pazienti le ricette non rimborsabili.