Tu, Gesù, sei stato il primo profugo dell’era cristiana. Aiutaci ad aiutare ogni uomo che chiede accoglienza”. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, dedica un passaggio della sua omelia al tema dell’inclusione. Lo fa durante la messa che celebra a palazzo delle Aquile mentre, davanti al Comune, centinaia di persone partecipano al sit di sostegno al sindaco che annuncia la sospensione del decreto sicurezza. “Rendici capaci – aggiunge l’arcivescovo rivolgendosi a Cristo – di preparare il vero presepe, di aprire le nostre strutture e le nostre famiglie. Fai in modo che che non ci accada di rimanere in silenzio dinnanzi ai ‘dis’-umani decreti che aggravano la sofferenza di chi è vessato dalla povertà e dalla guerra”.
In un passaggio della sua omelia l’arcivescovo Lorefice ha infine lanciato un messaggio: “Siamo fatti per l’amore, non per l’odio. Per incontrarci, non per separarci, per fecondarci di bene vicendevolmente”. E infine: “L’amore è cercato dal desiderio, deve essere seguito su cammini a volte faticosi e pieni di contraddizioni ma, se lo si segue, alla fine lo si conosce e in esso si resta, si dimora. Il vero amore è un abitare nell’amore dato e ricevuto”.