C’è tempo fino al 22 aprile per visitare l’installazione di Dario Denso Andriolo “Ad Calvariam”, allestita presso la cripta di san Matteo al Cassaro. La mostra è stata aperta il 7 dicembre scorso.
La videoscultura, ispirata all’iconografia del Christus patiens, si lega a doppio filo con il capolavoro di Raffaello, lo Spasimo di Sicilia (1517), oggi custodito al Prado di Madrid e originariamente destinato alla chiesa omonima palermitana. La dolorosa salita al Calvario, descritta con grande intensità dall’artista urbinate, si traduce in una figurazione estremamente sintetica, carica di pathos e di intenso magnetismo.
L’esposizione, promossa dall’associazione Amici dei Musei Siciliani e da I-design, e a cura di Maria Luisa Montaperto, è stata inserita nel 2018 nella programmazione di Palermo Capitale Italiana della Cultura e nei collaterali di Manifesta12.
L’opera, presentata alla chiesa di santa Maria dello Spasimo come evento collaterale di Manifesta12 e #anteprima I-design, trova nuovo allestimento in un altro suggestivo monumento, la cripta di san Matteo, luogo di sepoltura di artisti quali Vito D’Anna (1718-1769) e Giacomo Serpotta (1652-1732).
L’installazione si lega a doppio filo con il capolavoro di Raffaello, lo “Spasimo di Sicilia” (1517), oggi custodito al Prado di Madrid e originariamente destinato alla chiesa omonima palermitana. La dolorosa salita al Calvario, descritta con grande intensità dall’artista urbinate, si converte e si condensa in una figurazione estremamente sintetica, carica di pathos e intenso magnetismo, in grado di raccontare in chiave contemporanea l’universalità del dolore e delle sofferenze umane.
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