E’ vera guerra politica a colpi di tweet e post su facebook quella che sta andando in scena sullo sfondo della vicenda legata alla nave Diciotti bloccata nel porto di Catania con a bordo 150 persone. Dopo il post al vetriolo di ieri targato presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè all’indirizzo del Ministro dell’Interno Matteo Salvini ecco un altro post questa volta indirizzato all’vicepresidente dell’Ars Gianfranco Cancelleri: “Giancarlo Cancelleri pare sia stupito del fatto che molti cittadini condividano con me l’indignazione e la preoccupazione su quanto sta accadendo a bordo della Diciotti – scrive -. Lo preoccupa il fatto che siano d’accordo con me anche le persone che non mi hanno votato. Ti svelo un segreto, Giancarlo: non serve un’appartenenza politica per avere cuore. Di contro, io mi stupisco del tuo assordante silenzio sulla vicenda e di quello degli esponenti del M5S. Toglimi una curiosità, Giancarlo: è nell’accordo di governo con la Lega quello di fregarsene dei poveracci o è solo opportunismo politico?”
Secca la replica: “Gianfranco Miccichè e tanti altri supereroi dell’accoglienza finta e squallidamente sbandierata si chiedono il perché del mio silenzio sulla nave Diciotti, caro Presidente Miccichè te lo svelo io un segreto: quello che tu definisci assordante silenzio, per me è soprattutto grande rispetto di una situazione di chiaro disagio e sofferenza per queste persone, che tu definisci poveracci e questo sì che è un grande insulto per una persona. La situazione è molto delicata, il principio è che l’Europa non dovrebbe arrivare a questo e dovrebbe iniziare a dare soluzioni concrete e definitive”. Così Giancarlo Cancelleri in un post su facebook.
“Il mio pensiero non può che essere rivolto a queste persone che hanno già sofferto le pene di un lungo viaggio, la pena della fuga dai loro paesi, e spero che presto possano trovare la migliore accoglienza, ma sappiamo tutti molto bene che se l’Europa non farà la sua parte, l’Italia non potrà farcela da sola -prosegue -. Dobbiamo riportare al centro del dibattito il tema dell’accoglienza, quella vera, che dovrebbero fare tutti i paesi dell’Europa e che invece l’Italia ha sempre svolto da sola, lasciando spazio ai furbetti che hanno fatto diventare esseri umani (non poveracci) solo merce di scambio utile al loro business. Questa è la vergogna che dovremmo rigettare tutti insieme, un’Europa che non collabora sull’accoglienza degli esseri umani non può essere un punto di riferimento. Se l’Europa si ostina con questo atteggiamento, senza risolvere la situazione della nave Diciotti e della redistribuzione dei migranti, il MoVimento 5 Stelle non sarà più disposto a dare i 20 miliardi che come contribuenti netti diamo all’Unione Europea. Non accetto lezioni da nessuno di voi su questo tema, io difendo l’uomo, chiunque esso sia, voi avete difeso un business disgustoso quando siete stati al governo di questa nazione ed è questa la cosa vergognosa”.
Nel dibattito entra anche l’esponente dem Davide Faraone : “Il problema non è che io condivida con Miccichè che Salvini sia stronzo, il problema è che non lo condivida tu, ormai neo leghista. Dalle stelle alle stalle. #Diciotti”.
L’esponente dem, ieri sera, ha condiviso il post del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché che ha criticato aspramente il ministro dell’Interno Matteo Salvini per la sua linea sull’immigrazione.
Nel dibattito entra anche l’intervento dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza che sempre attraverso i social e per l’appunto in un post su facebook dichiara: “Senza alcun clamore, come dovrebbe agire chiunque non ami strumentalizzare fatti e circostanza a fini politici, ieri mattina ho sentito il responsabile siciliano Usmaf, Claudio Pulvirenti, e da lui ho appreso della sostanziale sicurezza sanitaria sulla nave Diciotti, dove operano in convenzione con la Guardia Costiera i medici del Cisom-Ordine di Malta. Da parte dei sanitari abbiamo avuto ampie rassicurazioni sullo stato di salute dei migranti e ho dato incarico al direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, di essere a disposizione dell’apparato sanitario che sta operando in loco, se serve anche mediante la fornitura di medicinali. Non tocca a me valutare l’enorme insensibilità con cui l’Europa ritiene di dover affrontare la tragedia delle migrazioni, caricandola sul nostro Stato – precisa -. Possiamo solo sperare che qualcuno, finalmente, si svegli a Bruxelles”.
Posizione peraltro confermata dal comandante della Diciotti Massimo Kothmeir, in un’intervista a La Verità, “Le condizioni sono più che soddisfacenti, tant’è che ci è stata concessa la cosiddetta libera pratica sanitaria”. Il comandante spiega qual è la situazione. Precisa che “fortunatamente non c’erano bambini a bordo, come invece ho visto scritto”, perché i bambini sono stati evacuati nelle acque di Lampedusa e portati a terra. E che i controlli sanitari “sono stati positivi e soddisfacenti”. “I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, sono stati immediatamente presi in carico dall’organizzazione di assistenza a terra. Da un punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici di Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione”. Precisa che “dal momento in cui sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno. Alla fine siamo arrivati al punto, per motivi organizzativi, che noi dell’equipaggio abbiamo omologato la nostra alimentazione con quella dei migranti”. Alla domanda se i migranti abbiamo la sensazione di essere ‘sequestrati’, il comandante risponde che “abbiamo spiegato loro che la vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo. A me hanno restituito la sensazione di totale comprensione. E fino ad oggi si sono comportati splendidamente”.
Sulla linea dura anche le posizioni del coordinatore e del vice coordinatore regionale Sicilia orientale di Fdi: “Piuttosto che sfilare più o meno goffamente in inutili passerelle nella speranza di ricevere plausi, stellette e nomination per accoglienza e benvenuto de luxe dai soliti “salotti e ombrelloni benpensanti” radical chic, i manifestanti di certa parte politica farebbero bene a ricordare i disastri compiuti negli ultimi anni dai loro partiti, nelle politiche dell’immigrazione nel nostro Paese” affermano congiuntamente in una nota Manlio Messina e Giuseppe Arena.
“È ora di smetterla con questo gioco al massacro, l’Italia, la Sicilia e Catania non possono più continuare a subire in silenzio invasioni, né trasformarsi nel ‘tragico palcoscenico’ di una gravissima questione internazionale che può essere risolta solo con l’immediata attuazione di un blocco navale al largo delle coste libiche – continuano -Chiediamo inoltre a gran voce, ai rappresentanti di questo Governo, di affrettarsi a istituire i centri sorvegliati per i richiedenti asilo, intervento serio, utile e assai concreto, che tra l’altro impedirebbe ai più di esercitarsi nella solita ‘solfa’ intrisa di mistificazioni, bugie e strumentalizzazioni su una delle più grandi tragedie dell’umanità”.
Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è salito a bordo della nave Diciotti: “Saranno pure clandestini ma i migranti della nave Diciotti sono tutti giovanissimi, non avendo più di 25 anni. Da stamattina a bordo si è alzata la tensione e se finora l’emergenza sanitaria appare scongiurata, da un momento all’altro la situazione potrebbe precipitare perché le condizioni igieniche sono molto precarie. La doccia è concessa ogni 4-5 giorni, dormono all’aperto giorno e notte o fa freddo o fa caldo. Le donne sono costrette a lavare continuamente gli indumenti intimi, non avendo cambi a disposizione”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, appena sceso dalla nave Diciotti ormeggiata al porto di Catania con a bordo 150 migranti.
“La situazione è molto complessa e non è vero che hanno ripreso a mangiare – sottolinea Miccichè – Fino a pochi minuti fa, 140 su 150 migranti per protesta hanno rifiutato il cibo e anche gli integratori alimentari”.
Miccichè ringrazia le organizzazioni no profit e i medici volontari che lavorano senza sosta: “Sono veri e propri eroi che dobbiamo ringraziare per l’abnegazione con cui si stanno prodigando a favore del prossimo anche se straniero”.
Il presidente dell’Ars lancia un appello al governo “perché trovi una soluzione entro brevissimo tempo. Se i migranti continuano lo sciopero della fame, diventeranno ancora più debilitati, esponendo il corpo a possibili malattie”.
Miccichè conclude con una battuta rivolta al ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Se ti chiedo scusa, anche se ti ho detto str…, fai scendere le undici povere donne?”
Miccichè è salito a bordo accompagnato dai componenti della commissione Sanità dell’Ars: la presidente, Margherita La Rocca Ruvolo e i deputati Tommaso Calderone (Fi), Francesco De Domenico (Pd), Elvira Amata (Fdi), Giuseppe Galluzzo (Diventerà Bellissima) e Nicola D’Agostino (Sicilia Futura). Erano rappresentati tutti i gruppi, tranne il Movimento 5 Stelle.
La delegazione dell’Ars ha provveduto ad acquistare per le 11 donne a bordo indumenti intimi e magliette per far fronte alle esigenze più impellenti.
“Alcuni dei migranti a bordo della Diciotti ci hanno confermato di essere vittime di vere e proprie ‘compravendite’ – ha detto Giuseppe Galluzzo -. Uno sfruttamento che prosegue durante e dopo questi disperati viaggi della speranza, all’insegna di un inumano business che va contrastato duramente e nell’interesse anzitutto degli stessi migranti, al contrario di quanto ha fatto il precedente governo nazionale a trazione Pd. La posizione di DiventeràBellissima è chiara e la ribadiamo: l’Europa non può continuare a lasciare da sola l’Italia nel fronteggiare l’emergenza immigrazione”.