La vera storia dell’acquisto dei dispositivi di protezione da parte della Regione siciliana direttamente in Cina passa attraverso l’intervento del partner italo americano della Sicilia UPMC. La vicenda la conferma Bruno Gridelli già alla guida dell’Ismett di Palermo e attuale vicepresidente esecutivo di UPMC International
“La pandemia COVID19 ha trovato il mondo impreparato ad affrontarla. La carenza di mezzi di protezione individuale, per chi ogni giorno presta cure ai pazienti che hanno contratto l’infezione, è uno degli aspetti più drammatici che limita le capacità di fornire assistenza adeguata ai pazienti e proteggere gli operatori sanitari. UPMC, che da oltre 20 anni con un partenariato pubblico privato con la Regione Siciliana gestisce l’ IRCCS ISMETT, ha sentito il dovere – dice Gridelli – di aiutare i siciliani consentendo, tramite la propria rete di attività internazionali, alla Protezione Civile siciliana di acquistare in Cina oltre 250 tonnellate di mezzi di protezione individuale dei quali, quello di domenica scorsa, è solo il primo carico in arrivo in Sicilia”.
Le prime 40 tonnellate sono arrivate ieri all’alba all’aeroporto di Palermo ma l’ordine è ancora attivo e altri arrivi si attendono e bisognerà seguire l’iter per evitare brutte sorprese che si sono temute fino all’ultimo vista la grande concorrenza internazionale.
“UPMC continua a lavorare a fianco del Governo Regionale – aggiunge Gridelli -per assicurare l’arrivo del restante carico, per acquisire strumentazione per le terapie intensive della Sicilia (monitors, ventilatori, pompe da infusione) e tests per la diagnosi molecolare e sierologica”.
Ma c’è di più visto che l’istituto con tutte le sue diramazioni è impegnato nello studio del vaccino e attualmente ha messo in campo i test che appaiono più promettenti “UPMC e l’Università di Pittsburgh, inoltre, con i propri ricercatori continuano febbrilmente a lavorare per scoprire nuove cure per questa e altre pandemie. Ricordiamo che a Pittsburgh negli anni ‘50, Jonas Salk scoprì il primo vaccino contro la poliomielite e, pochi giorni fa, Andrea Gambotto ha comunicato di aver sperimentato con successo un vaccino attivo contro il nuovo Coronavirus”.
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