Comincerà il 2 ottobre davanti alla seconda sezione monocratica del tribunale di Palermo il processo a Nunzio Giangrande, titolare dell’agenzia Servizi Postali, e Maria Rita Cangemi, titolare di una delle agenzie affiliate alla società.
Il Gup li ha rinviati a giudizio mentre ha prosciolto il funzionario della Bnl Francesco Silliti. La vicenda è quella
della truffa delle poste private. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono l’appropriazione indebita, l’esercizio abusivo
dell’attività di pagamento. Archiviate invece le posizioni di tredici titolari di agenzie.
L’inchiesta nasce dai controlli effettuati su una cinquantina di agenzie di Palermo e provincia, Trapani e Agrigento, affiliate alla Servizi Postali,finite sotto la lente di ingrandimento della Finanza perchè sospettate di esercitare attività di pagamento senza l’autorizzazione della Banca di Italia.
Gli accertamenti si allargano alla gestione delle agenzie e nel fascicolo finiscono le querele di oltre 1500 persone che lamentano di aver versato denaro alle affiliate per il pagamento di bollettini postali e di avere invece ricevuto dai creditori, mai saldati, solleciti.
L’ammanco ammonta a circa un milione. Poste Italiane e le persone offese si sono costituite parte civile con l’assistenza degli avvocati Dario Falzone, Ida Giganti e Giuseppe Brancato.
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