“La relazione della Sezione Controllo per la Regione Sicilia della Corte dei Conti sullo stato finanziario delle “ex province” siciliane, mette a nudo le responsabilità del Governo Crocetta nel disastro che va ormai inesorabilmente travolgendo gli enti di area vasta, condannati dallo stallo della riforma, incompiuta ormai da quattro anni, ad un dissesto annunciato che avrà pesantissime ripercussioni, oltre che sul personale, sui servizi con l’impossibilità, tanto per iniziare, di garantire già da settembre la viabilità ed il regolare avvio dell’anno scolastico in molti istituti superiori”.
E’ quanto affermano il segretario regionale del sindacato Csa Giuseppe Badagliacca e il responsabile del dipartimento ex Province del Csa Santino Paladino.
“Il dato che emerge chiaramente dalla relazione è l’incapacità, da parte di Crocetta e company, di difendere il diverso disegno strategico del legislatore regionale rispetto alla “Legge Delrio” attraverso il necessario finanziamento delle funzioni che, per Liberi Consorzi e Città Metropolitane in Sicilia, sono state non solo mantenute, ma addirittura implementate – aggiunge Badagliacca – La relazione mette inoltre in evidenza la responsabilità del grave corto circuito venutosi a creare fra la auspicata ricollocazione del personale delle ex province ed il processo di stabilizzazione del personale precario nei comuni dell’isola, invertendo le priorità delle assunzioni dei comuni siciliani rispetto al resto del paese ed innescando una pericolosissima “Guerra tra poveri”.
Proprio al fine di evitare la macelleria sociale il sindacato Csa ha chiesto nei giorni scorsi all’Assessore alle Autonomie Locali Lantieri, al Bilancio Alessandro Baccei ed al Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, uno slancio di responsabilità in questo scorcio di legislatura con l’adozione di un assestamento di bilancio che metta in sicurezza, almeno per il 2017 (in attesa di modifiche a livello nazionale) i bilanci degli enti.
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