Il governo Musumeci è orientato a proclamare lo stato di calamità e a chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di emergenza per gli incendi che hanno distrutto centinaia di ettari di vegetazione nell’ultimo fine settimana. La decisione è arrivata nella seduta della Giunta, tenutasi ieri a tarda serata e convocata per dare una risposta alle comunità colpite dai gravi incendi degli ultimi giorni. Per poter procedere alla dichiarazione di emergenza, il Governo regionale aspetta la relazione sulla stima dei danni alla quale stanno già lavorando quattro dipartimenti regionali: Protezione civile, Corpo forestale, Sviluppo rurale e Agricoltura.
Proprio ieri pomeriggio, Musumeci, accompagnato dall’assessore all’Ambiente Cordaro, si è recato ad Altofonte, il Comune più colpito dai roghi, con oltre 900 ettari di vegetazione andati in fumo. Il governatore, accolto dalla sindaca di Altofonte Angela De Luca e da quello di Piana degli Albanesi Rosario Petta, si è intrattenuto alcuni minuti nell’Aula consiliare per poi recarsi nel Bosco della Moarda. Qui Musumeci ha espresso apprezzamento per tutti coloro che si sono prodigati in questa difficile contingenza. “Auspico – dice il presidente – che si possa, con la collaborazione anche dei cittadini, arrivare all’individuazione di questi delinquenti che con una strategia criminale concordata distruggono, in un solo attimo, un patrimonio boschivo formatosi in decenni di cura e attenzione della comunità locale e delle istituzioni”.
I primi cittadini hanno ringraziato il governatore per la tempestività dell’intervento dei mezzi di soccorso regionali, e per la vicinanza dimostrata dal governo dell’Isola alla comunità. “Dobbiamo trarre esperienza per potere eliminare alcune disorganizzazioni o alcuni disguidi verificatisi nelle scorse ore – ha detto Musumeci -. I responsabili devono essere individuati e perseguiti con severità. Nel frattempo ai cittadini dobbiamo dare la sensazione che le istituzioni ci sono. Sono al loro fianco. C’è da ricostruire un patrimonio di vegetazione irrimediabilmente compromesso, e capire cosa fare per evitare che sulle macerie di questa calamità se ne possono accumulare delle altre”.