La Sicilia da oggi è tra le prime regioni d’Italia ad essere ‘plastic free’. Grazie alla legge del Movimento 5 Stelle approvata oggi a sala d’Ercole scatta nell’isola il divieto per la Regione, gli enti regionali, istituti ed aziende soggette alla vigilanza della Regione di utilizzare contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili per la somministrazione degli alimenti o bevande nelle mense”.
“L’obiettivo – precisa il deputato Giampiero Trizzino, primo firmatario della legge – è mettere al bando la plastica da tutte le amministrazioni di pertinenza della Regione e sostituirla con materiali biodegradabili e quindi non inquinanti, proponendo comportamenti virtuosi da parte di chi opera negli enti”.
“Proponiamo – continua Trizzino – un modello virtuoso che possa diffondersi in ogni diramazione dell’amministrazione regionale e che rappresenti un contributo concreto alla riduzione di rifiuti e delle materie plastiche che stanno letteralmente soffocando il pianeta. Contiamo che il modello previsto dalla legge possa essere replicato in tutta l’isola, con effetti sicuramente positivi per l’ambiente”.
“Sono contento – conclude Trizzino – che alla a legge abbiano contribuito favorevolmente tutti i partiti, rendendola trasversale e dimostrando in questo modo che quello della lotta alle plastiche è un tema molto sentito e che andava assolutamente affrontato”
Grazie a due articoli della deputata Stefania Campo, la legge riserva una particolare attenzione anche all’uso delle plastiche in agricoltura, mediante un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria degli agricoltori siciliani maggiormente rappresentative e l’associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili per favorire l’impiego di bioteli e di altri materiali compostabili in agricoltura.
“Grazie a fondi extraregionali – dice la deputata – sono previsti contributi per l’utilizzo di bioteli e materiale bioplastico e compostabile per la copertura degli insediamenti serricoli”.
“Con questa legge, diamo una risposta concreta alla tutela dell’ambiente e lo facciamo anche utilizzando “bene” i proventi delle royalty delle società petrolifere – sottolinea Giusi Savarino –. Oltre ai fondi comunitari, infatti, utilizziamo le royality, per i finanziare gli imprenditori che scelgono di convertire gli impianti di produzione di plastica ubicati nella Regione in impianti di produzione di bioplastiche o di tipi di plastiche derivanti da materie prime rinnovabili, incluso il riciclo di plastiche convenzionali, o interamente biodegradabili o compostabili; per incentivare la ricerca di materiali biodegradabili e compostabili risultanti da una filiera di trattamento idonea ed efficace; per agevolare ‘le start up’ che si occupano di sviluppare nuove tecnologie sui materiali biodegradabili o di creare nuovi materiali biodegradabili; per concedere contributi ai proprietari, comproprietari, usufruttuari, affittuari, legali rappresentanti di aziende agricole o agli imprenditori agricoli per l’utilizzo di bioteli per la copertura degli insediamenti serricoli, di bioplastiche compostabili nella pacciamatura e di altre materie plastiche biodegradabili in agricoltura. Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, ringrazio i colleghi per il lavoro sinergico ed il governo Musumeci per la sensibilità che mostra con i fatti nei confronti della tutela dell’ambiente. Impegno , anche stavolta, mantenuto”.
“Con l’approvazione della legge ‘Plastic Free’, fortemente voluto dal Pd, la Sicilia fa un importante passo in avanti sul tema del rispetto dell’ambiente e dell’adozione di misure in grado di diffondere comportamenti e abitudini ecosostenibili. Mi sono battuto per arrivare a questo risultato dentro e fuori il parlamento. L’approvazione del disegno di legge ‘Plastic Free’ è la sintesi di un lavoro di squadra nel quale si sono riconosciuti anche deputati di diverse forze politiche”. Lo dice Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico primo firmatario del disegno di legge approvato all’Ars.
“L’approvazione di questo ddl – aggiunge Catanzaro – è un tassello di un mosaico più ampio di norme ed indicazioni che devono spingere in direzione di nuove forme di educazione al rispetto ed alla tutela dell’ambiente: Un percorso che il Pd sta portando avanti in Sicilia cosi come a livello nazionale. Adesso le norme ci sono – conclude – tocca tutti noi cittadini abituarci a ambiare in meglio le nostre abitudini”.