Si celebra lunedì 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Tante le iniziative previste in Sicilia.
A partire dalle ore 9, al Teatro Biondo di Palermo (via Roma, 258) si terrà l’incontro “Una Sciarpa Rossa”, organizzato dall’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Polizia di Stato.
La giornata, dedicata al tema “La violenza declinata: racconti scritti e narrati”, sarà introdotta dai saluti di Pamela Villoresi , Direttrice del Teatro Biondo, Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Renato Cortese, Questore di Palermo, Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale.
Leggeranno i loro testi Valentina Cinà, insegnante, Salvatore Cusimano, giornalista, Antonella De Miro, Prefetto di Palermo, Francesco Giambrone, Sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo, Gioacchino Lavanco, docente UniPa, Rosaria Maida, Vice Questore, Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, Maria Grazia Patronaggio, Presidente Associazione Le Onde Onlus, Gianfranco Perriera, drammaturgo, Annamaria Picozzi, magistrato, Lidia Tilotta, giornalista.
Condurrà la giornata Fernanda Di Monte, giornalista, con la narrazione dell’attore Salvo Piparo.
L’iniziativa è coordinata da Licia Adalgisa Callari, dell’Università di Palermo, e da Giulia Letizia Mauro, Delegata alle pari opportunità, al coordinamento dell’asilo nido e alle attività relative alla disabilità, di UniPa.
Alle 10 all’ingresso della Camera di Commercio di Palermo ed Enna sarà installata una panchina rossa contro la violenza, le disparità, gli squilibri contro le donne nel mondo del lavoro e dell’impresa.
L’iniziativa è promossa dal Comitato Imprenditoria Femminile, che ha aderito così alla campagna del Movimento Stati Generali delle Donne insieme con Unioncamere.
Ad aprire la cerimonia sarà il presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, Alessandro Albanese. La cerimonia sarà l’occasione per fare il punto sui casi di violenza sulle donne nel mondo del lavoro e dell’impresa. Il presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, Angela Pisciotta, illustrerà i risultati di un report sull’imprenditoria femminile e sul lavoro femminile nell’impresa privata.
Saranno presenti, tra gli altri, le rappresentanti del comitato, il prefetto Antonella De Miro, l’assessore regionale al Bilancio, Gaetano Armao, l’assessore alle Attività Produttive, Girolamo Turano, interverranno la presidente della Commissione Pari Opportunità regionale dell’Assostampa, Ina Modica, e la presidente della Commissione Pari Opportunità provinciale dell’Assostampa, Romina Marceca. Presenti anche una rappresentanza istituzionale del Comune di Palermo e un delegato dell’Università degli Studi.
Ancora a Palermo ci sarà una una mostra fotografica contro la violenza sulle donne, un momento di denuncia su un tema che drammaticamente si ripropone con una sempre crescente frequenza, da nord a sud, in tutta Italia.
Il progetto Nilde – così denominato in onore di un simbolo dell’emancipazione della donna nel nostro Paese – è stato ideato da un gruppo di studenti universitari di Palermo, coordinato da Federica Palmeri. All’iniziativa, che si inaugurerà giorno 25 Novembre al Dipartimento di Giurisprudenza (ore 17, via Maqueda, 172) hanno già aderito Amnesty International e l’assemblea nazionale Non una di meno.
Una serie di fotografie indagherà l’universo femminile divenuto bersaglio di violenza fisica e morale a dispetto di una progressiva emancipazione sociale avviata già negli anni ’60. Il percorso espositivo, a cura di Martina Martire, invita ad una riflessione che esula anche dagli aspetti strettamente legati alla cronaca nera e rimanda a quel principio di eguaglianza che prescinde dal genere.
Non è un caso che l’evento si inauguri il giorno 25 novembre che, dal 1999, è divenuto, su deliberazione delle Nazioni Unite, Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. E non appare secondaria la scelta del luogo che ospita la mostra, proprio l’ex Facoltà di Giurisprudenza, a sottolineare quanto il diritto sia la prima protezione e anche strumento di contrasto del fenomeno della violenza di genere.
Le opere sono firmate da Guglielmo Brancato, studente palermitano con alle spalle diverse esposizioni, l’ultima al Festival delle Filosofie dello scorso mese di ottobre. La chicca dell’evento è rappresentata dalla presenza di Letizia Battaglia, figura centrale della fotografia internazionale, che ha regalato nel corso della sua carriera splendidi quanto emblematici ritratti di donna. Per Nilde esporrà una foto dal valore narrativo inestimabile perché immortala Franca Rame negli anni successivi alla violenza sessuale subita nel 1973, raccontata da quest’ultima in uno dei monologhi più crudi e toccanti sul tema.
Nel programma inaugurale di Nilde è prevista anche la proiezione del documentario “La cronaca delle donne umane”, realizzato da Giuseppe Di Maio e Michele Cannella (anche loro studenti universitari di Palermo). Il cortometraggio narra storie di donne che spesso subiscono violenze devastanti sotto il profilo psicologico, culturale e sociale, dalle molestie via internet a quelle subite sui luoghi di lavoro.
Nell’ambito dell’evento sarà presentata anche una pubblicazione (curata da Vincenzo Palumbo per Edity) che racchiude testimonianze dirette di donne, fra cui quella di Emma Dante, che lottano per superare i pregiudizi della società.
Ancora il 25 novembre alle 15, presso la Sala Piersanti Mattarella del Palazzo dei Normanni di Palermo, si terrà il convegno “LA VIOLENZA DI GENERE: RIFLESSIONI ALLA LUCE DELLA LEGGE 19 LUGLIO 2019, N. 69” organizzato dalla deputata Roberta Schillaci.
A partire dalle 16,30, in piazza Politeama, il concentramento della grande manifestazione di donne che attraverserà la città. Per l’occasione, le donne di “Non una di Meno Palermo” hanno realizzato uno spot “per ribaltare e contrastare la narrazione dominante che disegna donne deboli e sottomesse”.
A Catania invece, arriva la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore” della Polizia di Stato già dal 23 novembre. Le postazioni del camper saranno sabato in piazza Duomo dalle ore 9 alle ore 11 e all’interno della Villa Bellini dalle ore 11 alle ore 13. Durante la mattinata del prossimo 25 novembre il camper sosterà all’interno dell’Istituto Comprensivo Dusmet del quartiere Librino, dove è previsto un incontro con gli studenti.
Iniziative anche all’università del capoluogo etneo. L’Università di Catania, in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione biomedica del CNR di Catania, promuove due eventi dedicati all’informazione, alla discussione e alla sensibilizzazione della comunità accademica e del territorio sui temi della violenza di genere, di cui sono vittime particolari le donne e i minori. Lunedì 25 novembre, a partire dalle 9,30, nell’aula magna del Palazzo Centrale, si svolge l’iniziativa dal titolo “Il ruolo del sistema universitario nel contrasto alla violenza di genere”, promosso dalla delegata del rettore alle Pari opportunità Adriana Di Stefano, in collaborazione con il Comitato unico di garanzia (Cug). L’evento – ispirato da una forte apertura alla ‘terza missione’ dell’Università – intende avviare una discussione pubblica con i soggetti e le istituzioni coinvolte nei processi di contrasto della violenza contro le donne. L’incontro, che sarà seguito dall’apertura di un tavolo consultivo sulle buone prassi operative territoriali, e si propone di presentare le strategie e le buone prassi che le istituzioni universitarie e le autorità territoriali realizzano a fini di formazione, assistenza, prevenzione e repressione dei fenomeni di discriminazione e violenza di genere.
Aprirà i lavori il rettore Francesco Priolo, a seguire interverranno la prof.ssa Marina Calloni (Università di Milano-Bicocca) e la dott.ssa Marisa Scavo, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Catania. La prof.ssa Adriano Di Stefano illustrerà i contenuti del “bilancio di genere” come strumento di valorizzazione delle politiche di ateneo sulle pari opportunità; la prof.ssa Germana Barone, presidente del Comitato unico di garanzia, presenterà il ruolo del Cug nella promozione di dinamiche antidiscriminatorie e di processi virtuosi di prevenzione e tutela. L’incontro sarà arricchito da testimonianze e interventi dei componenti del Cug Unict – il dott. Luigi Bonaventura, moderatore dell’incontro, il prof. Giorgio De Guidi, la studentessa Marta Principato, l’ing. Giuliano Salerno, la dott.ssa Francesca Verzì (vice-presidente CUG), il direttore del Cof&p Carmelo Pappalardo.
In questa occasione, il Comitato unico di garanzia ha indetto il contest fotografico e narrativo “Not Guilty: non colpevole”. Il tema scelto intende veicolare il messaggio che i soggetti colpiti da violenza o da discriminazione non sono colpevoli, ma colpevolizzati. Oggetto del contest, aperto a tutti gli studenti dell’Università di Catania, sono testi narrativi e poesie, fotografie, illustrazioni o dipinti. Le opere selezionate dal Cug saranno esposte in occasione dell’evento d’Ateneo.
In Italia si stima che ogni giorno 15 bambini e bambine subiscono fenomeni di maltrattamenti e abusi (Dossier Terres des Hommes 2016), numeri drammatici, e il numero è sottostimato perché la maggior parte dei casi non emergono, rimangono “sommersi” e non vengono denunciati. Di questo tema si parlerà nel pomeriggio, a partire dalle 16, sempre al Palazzo Centrale, nel corso dell’iniziativa “La violenza sui minori – Seminario e mostra d’arte”, organizzato in collaborazione con il Sistema museale d’Ateneo (Simua).
L’obiettivo principale è quello di informare e sensibilizzare i partecipanti sul tema degli abusi sui minori e prevede relazioni di carattere medico-scientifico e di carattere giuridico che saranno tenute dagli esperti Vito Pavone (ortopedico, Università di Catania), Enrico Parano (pediatra e neurologo pediatra, CNR), Anna Fazio (neuropsichiatra infantile) e Graziella Trovato (psicologa, ASP3 di Catania). Tra i temi trattati, anche quello dell’adescamento dei minori online, al centro della relazione di Marcello La Bella (Primo dirigente della Polizia di Stato, Comparto Polizia Postale e della Comunicazione della Sicilia Orientale); le relazioni di carattere giuridico saranno tenute da Francesco Pricoco (presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania) e da Vania Patanè, prorettrice dell’Università di Catania e docente di Diritto processuale penale; a trattare il tema dell’arte contemporanea quale strumento di sensibilizzazione sociale, sarà Federica Santagati, docente di Museologia e Critica artistica all’Università di Catania.
Coordineranno i lavori i docenti Lorenzo Pavone e Martino Ruggieri, pediatri dell’università di Catania, la presidente del Cug e delegata del rettore per il Sistema Museale d’Ateneo Germana Barone, Giuseppe Biamonti e Sebastiano Cavallaro del Cnr, e la dott.ssa Marisa Scavo,
Al termine del convegno, intorno alle 19, nelle sale museali del Palazzo Centrale (piano terra), lo storico dell’arte Italo Panella inaugurerà la mostra d’arte contemporanea “Sguardi parlanti” dedicata allo stesso tema, che include sculture e quadri inerenti la violenza sui minori, donati da noti artisti nazionali e internazionali all’associazione Child First. Per l’occasione, gli artisti Oliviero Toscani, Ali Hassoun, Fabio Modica e Sergio Zagallo hanno donato alcune opere che saranno esposte fino al 12 dicembre; la mostra sarà visitabile dalle 9,30 alle 13.
Consapevolezza e resilienza, così il Comune di Noto celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
Sono due gli appuntamenti in programma, il primo organizzato domenica 24 novembre alle 18 nella Sala Conferenze dell’ex Cantina Sperimentale di largo Pantheon dal Comitato di Noto della Croce Rossa Italiana. Una tavola rotonda sulle donne come esempio di resilienza, un momento di confronto tra associazioni e attori sociali del territorio sensibili al contributi attivo della donna nel mondo del volontariato.
Il secondo appuntamento, invece, è in programma lunedì 25 novembre alle 18 in Sala Gagliardi, in collaborazione con la Fidapa di Noto. “Mi amo da vivere” è il titolo del monologo interpretato dall’attore Giovanni Arezzo, con voce di Carola Pennavaria e chitarra di Corrado Vinci, con la partecipazione di Melissa Gramaglia. Uno spot contro la violenza di genere, per dire basta e rilanciare la necessità di un percorso di consapevolezza sull’argomento. Durante la serata, inoltre, saranno premiati i vincitori del concorso per scuole medie e superiori indetto proprio dalla Fidapa di Noto.
In Italia, in soli 5 anni, quasi 500mila minori hanno assistito a situazioni di violenza domestica ai danni delle loro mamme. Sono più di 1,4 milioni le mamme vittime di violenza domestica in Italia e più di 1 donna su 10, tra quelle che hanno subito una qualche forma di violenza nella loro vita (6,7 milioni), ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli e in quasi la metà dei casi i loro bambini hanno assistito direttamente ai maltrattamenti. Un fenomeno ancora sommerso, quello della violenza assistita, che rappresenta la seconda forma più diffusa di maltrattamento sull’infanzia. I bambini vittime di questa violenza silenziosa, infatti, spesso non hanno segni fisici evidenti ma conseguenze devastanti che possono accompagnarli per tutta la vita e pregiudicare il loro sviluppo.
In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20 novembre), Save the Children, sostenuta da IKEA Italia, ha lanciato una petizione per chiedere alle Istituzioni di mettere in atto azioni concrete a favore dei minori testimoni di violenza domestica e degli orfani di femminicidio.
La campagna #PerUnaGiustaCasa mira, da un lato, a sensibilizzare tutti sull’importanza per i bambini di vivere in una casa sicura e con adulti di riferimento che garantiscano protezione e ascolto, dall’altro, a realizzare azioni concrete di sostegno a realtà familiari in cui i minori vivono in condizioni di disagio.
Sino 24 novembre alcuni disegni, ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita, saranno collocati negli spazi espositivi dello store IKEA di Catania. Non semplici disegni ma richieste d’aiuto che spesso passano inosservate. Alla fine del percorso un muro svelerà il significato dei disegni, sottolineando quanto sia importante cogliere i segnali che i bambini esprimono e che spesso invece rischiano di rimanere ignorati benché siano sotto i nostri occhi.
“E’ necessario un intervento ampio e capillare che ponga al centro i diritti dell’infanzia e che coinvolga le istituzioni, la società civile, le scuole e tutti gli attori del sistema di protezione per far emergere i singoli casi, far cadere il velo della reticenza e proteggere adeguatamente e immediatamente i minorenni che vivono situazioni di violenza domestica. In questa direzione va la petizione lanciata oggi che chiede alle istituzioni di sbloccare i fondi per gli orfani di crimini domestici e per i centri antiviolenza, nonché di procedere ad una mappatura e analisi di un fenomeno di cui rischiamo di avere evidenza solo in minima parte”, ha dichiarato Fosca Nomis, Responsabile Relazioni Istituzionali di Save the Children.
Ikea supporterà ancora Save the Children nella presa in carico di bambini vittime di violenza domestica, attraverso l’assegnazione di 70 “doti educative”. La “dote” consisterà in un intervento personalizzato di sostegno al bambino per l’elaborazione del trauma, lo sviluppo positivo di talenti e l’offerta di opportunità formative. Grazie al sostegno di IKEA, Save the Children promuoverà inoltre un’attività formativa rivolta agli operatori e alle operatrici, per diffondere standard metodologici e buone prassi finalizzati ad accompagnare i genitori e i bambini nel recupero della relazione genitoriale, spesso compromessa a causa della violenza subita. Nella stragrande maggioranza dei casi, i bambini vittime di violenza assistita, che si trovano insieme alle loro madri in case famiglia o case di fuga, non hanno le risorse economiche per poter accedere a una serie di opportunità fondamentali per la loro crescita.
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