La sanità siciliana assume e dopo le stabilizzazioni scattano i concorsi. Sono 3696 i posti disponibili, per lo più per medici, infermieri e professioni sanitarie ma anche per qualche amministrativo. Sono 2936 le stabilizzazioni nella sanità siciliana fra quelle già fatte fra gennaio e agosto e quelle da completare entro il 2019. Il conto dettagliato è stato fatto dall’assessorato regionale alla sanità che ha valutato, insieme ai manager, posti vacanti, esigenze e fondi disponibili per il personale azienda per azienda.
Dopo le valutazioni delle stabilizzazioni si passerà alle mobilità ed ai posti messi a concorso e anche per quelli è già pronta la valutazione dei posti disponibili azienda per azienda. Sono complessivamente 760, in questo ambito, i posti che andranno a concorso.
Il documento con la programmazione sanitaria 2018 è stato varato dall’assessorato in questi giorni ma il dettaglio lo si apprende solo oggi. Sono 2305 le stabilizzazioni già deliberate mentre entro il 2019 si arriverà a 2936 come detto in premessa.
Il dettaglio mostra 176 stabilizzazioni all’Asp di Trapani, 221 Asp di Caltanissetta, 85 all’Asp di Catania, 35 a Enna, 225 a Messina, 144 a Ragusa, 105 a Siracusa, 167 a Trapani. Manca il dato dettagliato della Asp di Palermo che non ha ancora formalizzato le stabilizzazioni mentre le altre aziende hanno proceduto a queste stabilizzazione fra gennaio e agosto 2018.
Negli ospedali la situazione è speculare con 83 stabilizzazioni all’Ospedale Cannizzaro di Catania, 75 al Garibaldi, 58 al Policlinico Etneo. A Messina sono 9 le stabilizzazioni all’Ospedale Papardo, 55 al Policlinico, 194 al centro Neurolesi più ospedale Piemonte. Gli ospedali di Palermo vedono 255 stabilizzazioni all’azienda ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello, 74 all’Arnas Civico ma la parte del leone la fa il Policlinico di Palermo con 344 stabilizzazioni.
Finito il percorso delle stabilizzazioni si passa alle procedure di mobilità nazionale e scattano i concorsi dei posti rimanenti. Le disponibilità complessive sono per 317 posti per Anestesia e Rianimazione, 134 banditi dalle aziende e 183 dalla Regione; 250 posti in Chirurgia generale e Pronto soccorso, 114 banditi dalle aziende e 127 dalla Regione.
In itinere ci sono poi mobilità e concorso per altre categorie ovvero i medici delle reti tempo dipendenti che prevedono figure come emodinamica, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, neonatologia, neurochirurgia e neuroradiologia per complessivo 100 posti per medici nelle Asp ed altri 93 nelle aziende ospedaliere.
“La Sicilia è stata tra le prime Regioni d’Italia ad avviare il percorso delle stabilizzazioni applicando di fatto la legge Madia. In particolare, in ambito sanitario, è stato significativo il ruolo attivo e di chiarimento applicativo della normativa da parte dell’assessorato per la Salute – dicono dall’amministrazione regionale -. Ciò é testimoniato dalle numerose circolari e dalle note di riscontro a favore di un’estensione soggettiva e oggettiva delle procedure di stabilizzazione. Dal gennaio 2018 a oggi, sono stati stabilizzati circa duemilatrecento aventi diritto e sono in corso le procedure di stabilizzazione per almeno altrettanti lavoratori precari”.
“Il nostro Governo – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ha puntato molto sulle procedure di stabilizzazione del personale sanitario. Nel piano attuale si prevede di raggiungere le circa tremila unità entro l’anno. A queste si affiancano le mobilità e i nuovi concorsi che, per la prima volta, ci stanno vedendo supplire alle carenze di organico in alcune aree specifiche”.
“È opportuno ricordare che dopo più dieci anni di blocco delle assunzioni a tempo indeterminato – sottolineano ancora dall’amministrazione regionale – la Regione Siciliana ha avviato una nuova stagione dei concorsi in ambito sanitario alcuni dei quali sono stati banditi ( Anestesisti-Rianimatori per 187 posti), mentre prossimamente saranno pubblicati gli avvisi per altre due selezioni. Si tratta di un concorso per Mcau (medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza) per 127 posti e uno riservato al personale delle cosiddette Reti tempo dipendenti (emodinamica, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, nenonatologia, neurochirurgia, neuro radiologia) che prevede l’assunzione di 120 professionisti.
“Hanno ragione – prosegue Musumeci- le forze sindacali quando lamentano una carenza di organico. Vale per tutta Italia ed è legata, purtroppo, anche a regole come il tetto di spesa per il personale. Per questo al governo nazionale chiediamo uno sforzo in più, perché l’erogazione di servizi indispensabili non può continuare a gravare su un personale talvolta costretto a turni massacranti”.
E’ particolarmente significativa la misura adottata dall’assessore alla Salute Ruggero Razza: sono state infatti individuate due aziende, una nell’area orientale, l’altra in quella occidentale dell’Isola, come capofila dei rispettivi bacini territoriali di riferimento.
Ciò consente di evitare le selezioni azienda per azienda, garantendo maggiore efficienza e celerità delle operazioni.
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