La Regione Siciliana stanzia fondi per 6 milioni di euro da destinare alla formazione di assistenti familiari. L’avviso è stato pubblicato sulla sito del Dipartimento regionale alla Famiglia.
“Con questo bando – afferma l’assessore al Welfare, Famiglia e Lavoro, Antonio Scavone – il governo Musumeci intende sostenere un’offerta formativa finalizzata a rafforzare un’assistenza a domicilio maggiormente qualificata che determinerà una ricaduta positiva sulla qualità del servizio. Il percorso formativo – prosegue l’assessore – ha come obiettivo quello di fornire o sviluppare le necessarie competenze professionali, relazionali e socio-culturali per potere affrontare le difficoltà che emergono nell’ambito dell’assistenza e della cura della persona”.
I finanziamenti sono a disposizione di enti accreditato con la Regione per la formazione continua e permanente della Regione Siciliana. “Nel territorio siciliano, in coerenza con la tendenza nazionale- aggiunge ancora Scavone- è in corso un processo di invecchiamento della popolazione e di aumento dell’età media delle persone. Tale fenomeno determina un incremento dell’esigenza di avvalersi del supporto di figure professionali, i cosiddetti
badanti, che sappiano rispondere ai bisogni socio-sanitari della persona al fine di consentire a quest’ultima di mantenere nel proprio ambiente di vita condizioni sufficientemente adeguate di tutela”.
Destinatari della formazione saranno i residenti o domiciliati in Sicilia tra i 18 e i 60 anni, potranno essere disoccupati ma anche già occupati nel campo della cura domiciliare della persona, compresi i cittadini non comunitari cui verrà richiesto il possesso di un regolare permesso di soggiorno in corso di validità.
“L’assistente familiare svolge una funzione di particolare importanza – continua Scavone – essendo quella figura di sostegno che svolge un’azione rilevante nell’ambito delle famiglie occupandosi
dell’assistenza, della cura e del benessere in generale di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti. Questa misura serve a formarne o a riqualificarne un congruo numero che sia altamente preparato in termini di conoscenze linguistiche e di formazione professionale”.