Basta indugi, ridurre subito del 50% i prelievi dagli invasi. E’ quanto ha chiesto il Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti all’amap. L’acquedotto di Palermo dovrà attivare subito la turnazione che nondeve essere considerata un fatto straordinario ma la normalità e non si può più aspettare ne i termini dei poteri speciali concessi da Roma ne che siano trascorse le elezioni altrimenti se ne pagheranno gravi conseguenze in estate.
La lettera con la quale la Regione ‘impone’ i tagli all’acquedotto di Palermo è di quattro giorni fa ma se ne conosce il contenuto solo oggi quando scoppia la polemica fra Comune di Palermo e Regione.
L’Amap, infatti, ha comunicato al sindaco quanto richiesto in modo quasi perentorio dal Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e subito il sindaco ha bloccato le procedure per l’avvio della turnazone.
“Mentre tornano le piogge e la neve, ci auguriamo che non tornino anche vecchie pratiche di insensibilità e disattenzione istituzionale – commenta Orlando – che tanti danni hanno portato alle nostre comunità e che hanno responsabilità gravissime nella attuale situazione di crisi, almeno tanto gravi quanto la carenza di precipitazioni.
Ho rappresentato oggi al presidente Musumeci che il provvedimento emesso dai suoi uffici non è sostenibile per la città di Palermo”.
“Continuiamo a pensare che qualsiasi provvedimento debba e possa essere adottato dal Commissario straordinario – dice Orlando prendendpo un altro po’ di tempo – che avrà il quadro completo della situazione, degli interventi necessari e possibili ed anche delle risorse disponibili”.
“Auspico – conclude – che grazie alla ritrovata sinergia fra le istituzioni, grazie al commissariamento deciso dal governo ed alla collaborazione della struttura commissariale, degli enti gestori e degli enti locali si possano finalmente avviare interventi organici e risolutivi della situazione”.
Intanto l’Amap ha pronto il sistema di turnazione che sarebbe dovuto entrare in vigore dallo scorso 12 febbraio ma che è stato bloccato proprio dal sindaco. Con l’ulteriore tempo guadagnato quasi certamente la turnazione, che sarà sempre quella, potrà scattare, vedi caso, proprio dopo le elezioni
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