Hanno seguito in diretta streaming la seduta dell’Aula all’Ars su un maxischermo montato nel piazzale antistante palazzo dei Normanni, a Palermo per dire no alla discarica di rifiuti speciali ad Agira (En).
Un centinaio di persone, tra amministratori locali, commercianti, studenti, agricoltori e semplici cittadini, ha partecipato alla manifestazione, organizzata dal “Comitato No Discarica”, insieme al M5S e al deputato dei Cento Passi Claudio Fava per chiedere al governo regionale la revoca in autotutela dell’iter per la realizzazione della discarica, prevista a cinque chilometri dal centro abitato di Agira, riconosciuto peraltro sito di interesse comunitario (Sic) dall’UE.
Proprio oggi, infatti, all’ordine del giorno dei lavori d’aula all’Ars sono state inserite alcune mozioni presentate dai Cinquestelle su rifiuti e sullo stop a nuove discariche a Agira (En) e Scicli(Rg).
“Chiediamo al governo di ascoltare il grido di allarme di migliaia di cittadini – ha detto in aula all’Ars la deputata del M5S Elena Pagana, prima firmataria della mozione per chiedere in autotutela dell’iter per la realizzazione di una discarica ad Agira – E’ questa l’immagine della Sicilia Bellissima che Musumeci e il suo esecutivo vogliono promuovere in quest’Isola? Gli elementi per revocare le valutazioni di impatto ambientale rilasciate ci sono tutte, perché anche sotto il profilo procedimentale ci sono irregolarità di carattere amministrativo”.
Tra le mozioni inserite nell’ordine del giorno e discusse in aula, anche una denominata “Misure a sostegno dell’economia circolare e della valorizzazione dei materiali post-consumo”, primo firmatario Giampiero Trizzino, che impegna il governo a vietare qualsiasi forma di incenerimento dei rifiuti in Sicilia, adottare un nuovo piano regionale dei rifiuti. E ancora riorganizzare la governance per superare le criticità attraverso economie di scala per ridurre i costi di gestione e costruire le basi per un mercato dei materiali post consumo, semplificare delle procedure per gli impianti di recupero e riciclo dei rifiuti e divieto di smaltimento dei rifiuti riusabili, riciclabili e non trattati.
“Il governo Crocetta e il Pd – ha detto intervenendo in aula Trizzino – nella scorsa legislatura hanno mantenuto lo status quo sul tema dei rifiuti, come Cuffaro prima e Lombardo poi. A poco meno di un mese dall’addio di Figuccia, l’assessorato regionale ai Rifiuti è ancora senza guida”.
“Dimostriamo per una volta che la politica in Sicilia è capace di gestire il tema dei rifiuti fuori dalla logica emergenziale – ha aggiunto -, diamoci da qui a tre mesi un tempo limite per portare in aula un nuovo piano dei rifiuti per poi cominciare a gestire la situazione azione in modo ordinario”. In discussione anche la mozione del M5S, prima firmataria Stefania Campo, per chiedere la revoca della valutazione di impatto ambientale (Via) dell’impianto di contrada Cutuli a Scicli (Rg) . “Si tratta di un mega impianto che sorgerebbe a pochi passi da un sito Unesco – dice Campo – che mal si sposa con la vocazione turistica del territorio”.
Infine in aula all’Ars la deputata Valentina Palmeri ha presentato una mozione per la revoca in autotutela degli impianti Sol.gesta, nel trapanese.