Si è concluso con tre condanne e cinque assoluzioni il processo nato dalla morte del giovane medico palermitano Aldo Naro, assassinato nel 2015 giorni durante una festa in discoteca. Il gup ha condannato a 2 anni per rissa Giovanni Colombo, Pietro Covello e Mariano Russo. Mentre sono stati assolti dalle accuse di rissa e favoreggiamento Daniele Cusimano, Giuseppe Micalizzi, Carlo Salvatore La China, Natale Valentino e Giuliano Bonura.
La giovane vittima venne aggredita da un gruppo di ragazzi durante una festa in maschera. Ne nacque una rissa in cui vennero coinvolti anche i buttafuori del locale. Aldo Naro venne colpito con un calcio da un giovane 17enne, Andrea Balsano, che confessò il delitto è stato già condannato a dieci anni.
Per la vicenda il proprietario della discoteca, Massimo Barbaro, è sotto processo per favoreggiamento. Il gup ha anche disposto la condanna degli imputati a risarcire i familiari del ragazzo, costituiti parte civile, e ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare le posizioni di tre persone.
“Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza – affermano gli avvocati di parte civile -. Ma certo possiamo già dire che è stato compiuto un passo in avanti verso l’accertamento della verità. Un passo importante, se si considera che secondo la Procura non vi sarebbe stato ‘alcun coinvolgimento di persone maggiorenni nell’omicidio’. Addirittura, secondo la tesi accusatoria Aldo Naro si sarebbe accasciato per terra ‘a causa di una caduta accidentale’ mentre scendeva le scale del privè dove era scoppiata la rissa. In quel frangente la vittima avrebbe ricevuto il calcio mortale del buttafuori minorenne abusivo, reo confesso e unico soggetto imputato per omicidio e poi condannato”.
“Denunciamo da tempo – concludono gli avvocati – le troppe lacune e i troppi elementi contraddittori che hanno caratterizzato le indagini. Ed esprimiamo viva soddisfazione per una decisione coraggiosa che rende giustizia ai familiari di Aldo”.