Slogan, urla, cartelli e contestazioni a Palermo durante il comizio di Giorgia Meloni davanti al teatro Politeama, che sono tergiversati in scontri fisici tra contestatori e polizia in assetto antisommossa.

Tensione alle stelle al comizio

Veri e propri momenti di tensione mentre la leader di Fratelli d’Italia parlava dal palco. Alcuni manifestanti hanno tentato di avvicinarsi al comizio ma i poliziotti li hanno bloccati da più punti. La violenza quando alcuni manifestanti hanno iniziato a tirare oggetti nei confronti della polizia. Così la folla è stata caricata e  ci sarebbe stato anche qualche colpo di manganello.

A farne le spese anche alcuni giornalisti

Alcuni cronisti che si trovavano tra la polizia e i manifestanti a Palermo mentre gli agenti caricavano i contestatori dopo il tentativo di raggiungere la piazza dove stava parlando Meloni per la chiusura della campagna elettorale, hanno ricevuto spintoni. Una giornalista è caduta per terra. Un altro cronista che stava fotografando un manifestante che mostrava un cartello di protesta, prima della carica, è stato identificato dagli agenti.

L’associazione della stampa a difesa dei cronisti coinvolti

A poche ore dai fatti di Palermo avvenuti al comizio della leader di destra, interviene l’Associazione stampa parlamentare siciliana che si schiera a fianco dei colleghi giornalisti che ieri pomeriggio sono stati coinvolti in alcuni episodi di violenza. In particolare, l’Associazione si stringe attorno alla cronista di Repubblica Alessia Candito, colpita e caduta per terra mentre stava documentando l’intervento degli agenti in tenuta antisommossa nei confronti di alcuni manifestanti scesi in piazza per contestare e tenuti a distanza dal comizio elettorale.

Un giornalista identificato perché fotografava

Solidarietà anche a tanti altri cronisti e operatori spintonati durante le fasi concitate in via Ruggero Settimo e al collega giornalista identificato dalle forze dell’ordine solo perché stava scattando delle foto ai cartelli mostrati dai manifestanti.

Il muro imbrattato

“Deplorevole – si legge in una nota inoltre l’azione dei no-vax che hanno imbrattato i muri dove ha sede l’Ordine dei giornalisti. L’Associazione si augura che si tratti solo di episodi e non della restaurazione di un clima che deve appartenere solo alla storia”.

La replica della Meloni durante il comizio

Mentre attorno al palco si consumavano gli scontri, Giorgia Meloni replicava direttamente dal la piazza: “C’è qualcuno che strilla, lasciali fare, tanto io urlo di più, sono cintura nera di urla”. Argomento sul quale si è espresso anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che ha condannato quanto avvenuto in centro città. “È inaccettabile che a margine di un comizio elettorale, momento di libera espressione del proprio pensiero, certi toni possano superare i limiti, tanto da sfociare in attimi di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, come è avvenuto stasera in alcune vie del centro città”.

 

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