La mafia dei campi non è più soltanto una questione di liti fra pastori ma un vero e proprio business che scavalca ogni controllo. L’ex assessore regionale all’agricoltura, l’Avv. Nino Caleca, lo aveva auspicato dalle colonne di BlogSicilia dopo il tentato omicidio del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. Anche un altro ex assessore all’agricoltura, Paolo Reale, avvocato anche lui, era intervenuto sempre dalle colonne di BlogSicilia per lanciare allarmi e proporre soluzioni. Adesso in prefettura a Palermo arriva il protocollo di legalità per il contrasto alla mafia agricola 8anche se si tratta solo di un piccolo timido passo rispetto al ventaglio di proposte avanzate)
Il protocollo per la prevenzione delle infiltrazioni nel settore agricolo e pastorizio ha messo insieme, attorno allo stesso tavolo i prefetti della Sicilia, la Regione, l’Anci e gli enti parco, tra cui proprio quello dei Nebrodi. Una firma il cui obiettivo è estendere i frutti positivi dell’intesa stipulata lo scorso anno tra la prefettura di Messina, la Regione e il Parco dei Nebrodi finalizzato a bloccare i tentativi di ingerenza delle organizzazioni criminali. Previsto l’obbligo di acquisire le informative antimafia per tutte le concessioni di terreni demaniali per uso pascolo, nonché l’erogazione dei contributi correlati con l’impegno degli enti a promuovere procedure di evidenza pubblica, al fine di un’ampia partecipazione degli imprenditori agricoli.
“Sarà siglato un protocollo di legalità anche per la gestione dei fondi che verranno dal Patto per la Sicilia – annuncia il presidente della Regione Rosario Crocetta – Un miliardo e 320 milioni di euro andranno alle
città metropolitane, in due anni dovrà essere impegnata una cifra considerevole, il primo passaggio dovrà
essere dunque sottoscrivere un protocollo legalità su queste opere che standardizzi le procedure legali, velocizzi quelle di spesa e serva a fare meglio. Oggi comincia un lavoro che deve vedere tutti insieme noi siciliani impegnati sul fronte della legalità”.
“Abbiamo riscontrato una serie di anomalie e di irregolarità pesantissime nella gestione delle cessioni
demaniali – denuncia Crocetta – nel settore è essere un business sul quale abbiamo attivato un rigido monitoraggio. Molte concessioni sono state acquisite dal sistema mafioso attraverso meccanismi apparentemente legali come quello dell’usucapione, con una serie di passaggi sospetti. Stiamo facendo su questo un lavoro molto efficace con le forze dell’ordine e i comuni, sulla gestione del demanio, ma anche delle spiagge, da cui è emersa una situazione di irregolarità profonde”.
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