E’ stata sentita in ospedale dal pm Mario Calabrese la ragazzina di tredici anni che si è allontanata dal reparto di neuropsichiatria dell’ospedale dei Bambini ed è stata violentata al Borgo Vecchio a Palermo la notte tra sabato e domenica.

Sono diversi i punti da chiarire su questa vicenda al vaglio della procura per i minorenni e del dipartimento fasce deboli della procura ordinaria diretto dall’aggiunto Laura Vaccaro.

La giovane è uscita con la madre dal reparto per prendere un gelato. Per i medici una richiesta legittima accolta senza alcun problema.  Forse la sua fuga era organizzata tanto che dopo la lite con la madre sarebbe uscita dall’ospedale e avrebbe incontrato un’amica che le avrebbe dato dei vestiti. Una volta andata via la madre sarebbe tornata in reparto. I medici hanno chiesto della paziente, a quel punto attorno alle 19, la madre avrebbe raccontato della lite e dell’allontanamento della figlia.

I medici in reparto hanno chiamato la polizia e sono scattate le ricerche. Pare che qualcuno abbia chiamato al cellulare la ragazzina che non avrebbe risposto e avrebbe spento il telefono. A questo punto le due amiche si recano al Borgo Vecchio.

Qui la ragazzina incontra un giovane che a quanto pare non conosce. La serata va avanti. La minore beve e molto. I due si appartano per un rapporto inizialmente consenziente.

Poi le richieste del giovane si fanno pressanti e qui scatta la violenza. Attorno alle due di notte la giovane torna ubriaca in reparto. La mattina la paziente racconta quanto successo e la violenza subita. I medici raccolgono la sua testimonianza insieme a psicologi e personale specializzato. Le visite e gli esami confermerebbero la violenza subita. Gli agenti della squadra mobile stanno cercando chi avrebbe abusato della minorenne.