Ancora un nulla di fatto per l’Assemblea regionale siciliana. Non c’è accordo, non ci sono i fondi, non c’è accessibilità politica e tutto slitta al 12 febbraio quando mancheranno appena due settimane alla scadenza dell’esercizio provvisorio che permette, sia pure fra dubbi di legittimità, alla Regione di spendere in dodicesimi risorse di cui non dispone.
Quella di oggi in aula all’Ars è stata una seduta flash durata il tempo di prendere atto delle decisioni assunte dalla conferenza dei capigruppo. Poi l’aula è stata rinviata a martedì prossimo (2 febbraio) con lo stesso ordine del giorno con l’aggiunta di altri due punti tra cui l’attribuzione del posto di deputato-segretario nel consiglio di presidenza dell’Ars lasciato libero da Anthony Barbagallo, nominato assessore. In aula presenti poco meno di trenta deputati.
Ma per la Finanziaria vera e propria bisognerà aspettare ulteriori dieci giorni. Il documento sarà incardinato solo il 12 febbraio. La commissione bilancio dovrà terminare l’esame dei documenti finanziari entro l’11 per consentire la trattazione in Aula a partire dal 12. Il 16 è fissata la seduta nella quale partirà la trattazione dei
disegni di legge di bilancio.
La conferenza dei capigruppo aveva deciso di non procedere in attesa di una maggiore chiarezza sul bilancio e degli esiti di un confronto fra quattro assessori e un gruppo di deputati della maggioranza. un confronto che i deputati di Sicilia Futura considerano positivo sul fronte del’occupazione “Il confronto di oggi con gli assessori regionali Baccei, Contraffatto, Gucciardi e Croce è stato utilissimo per approfondire alcuni temi della finanziaria a partire dalla creazione di un fondo di garanzia per i giovani – dice Michele Cimino – in cerca di prima occupazione e per l’introduzione di alcune norme che in materia di politiche energetiche e ambientali possano costruire un percorso di vero riscatto per la nostra Regione in termini di occupazione”.
Ma non si è trattato di un incontro istituzionale e tantomeno in sede di Commissione Bilancio. L’incontro si è svolto tra i deputati regionali di Sicilia Futura, alla presenza del presidente onorario Totò Cardinale e dei dirigenti politici del movimento Giacomo Scala, Elio Sanfilippo e Pippo Morano. Gli assessori in questione erano quelli dell’area renziana non solo del Pd, dunque un vertice più politico che altro.
Un segnale più agli alleati che non un passaggio tecnico. “La riunione di oggi – afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo di Sicilia Futura all’Ars – è stata proficua ed ha permesso di illustrare le proposte normative che il nostro movimento presenterà per migliorare la legge finanziaria regionale di prossima approvazione. Il confronto
è stato utile per verificare da vicino quale sia la situazione economica della Regione e per approfondire temi legati alle deleghe da loro gestite in seno al governo Crocetta. La collaborazione con il Pd è sempre più forte e il sostegno al progetto politico che ha in Matteo Renzi il leader vede l’adesione convinta di Sicilia Futura”.