Per scegliere il nuovo sindaco di Palermo che dovrà succedere a Leoluca Orlando mancano ancora 13/14 mesi ma le schermaglie sembrano decisamente già aperte. Appena lunedì scorso BlogSicilia vi ha raccontato dalla possibile candidatura di Saverio Romano e della corsa a due in casa fra Orlando e Giusto Catania, ma naturalmente i movimenti non si fermano qui.
Aperto il vaso di pandora tutti gli schieramenti cominciano a discutere ed emergono nomi a volte addirittura all’insaputa degli stessi candidati che una coalizione, un partito o un gruppo qualsiasi potrebbe esprimere.
Se a Saverio Romano è stata fatta balenare l’idea, dentro Ncd e l’area di Alleanza Popolare c’è una candidatura quasi in pectore. e’ quella dell’ex presidente dell’Ars e attuale coordinatore di Ncd in Sicilia Francesco Cascio. Di cascio candidato sindaco di Palermo si parla da tempo immemore e chi gli è vicino rilancia questa possibilità più come un auspicio nei confronti dell’amico che come una vera e propria candidatura. ma il terreno, si sa, viene sondato proprio così: facendo circolare un nome per vedere l’effetto che fa.
Cascio nega di averci pensato ma non che sarebbe una bella sfida: “E’ veramente troppo presto per parlare di candidature per il sindaco – dice a BlogSicilia l’ex presidente dell’Ars – al momento ci sono altre cose importanti a cui pensare a iniziare dalla stessa assemblea impantanata in un bilancio che non riesce a fare”.
Dunque niente candidatura o semplicemente ne riparliamo più avanti? “Non nascondo che sarebbe un incarico di prestigio. Faccio politica in questa città da anni e correre per il posto di primo cittadino potrebbe essere certamente una cosa stimolante così come sarebbe un onore poter indossare la fascia di sindaco di una città importante come Palermo. ma è presto per parlarne, deve ancora passare tanta acqua sotto i ponti, tante cose devono avvenire. Al momento dobbiamo pensare ai problemi della Sicilia che sono davvero tanti”.
Dunque un Francesco Cascio che non disdegna ma che non ci ha ancora pensato ne lui ne i suoi. Noi lo mettiamo fra i papabili insieme a Saverio Romano all’uscente Orlando e al suo assessore Catania. ma di candidati possibili devono ancora comparirne tanti.
In casa 5 stelle, ad esempio, le voci parlano di una nuova corsa alla poltrona di primo cittadino di Riccardo Nuti che potrebbe volersi prendere la rivincita. Gli analisti politico lo considerano un candidato quasi naturale per quel posto. una sua candidatura quasi un obbligo.
Ma i pentastellati sono diversi e dall’interno del movimento dicono che il candidato non c’è e ancora non sono stati neanche avviati i percorsi di scelta. L’unica certezza è che il candidato, al contrario delle previsioni, non sarà Nuti perché le regole del movimento impediscono a chi ha già un mandato elettorale (in questo caso al Parlamento) di lasciare l’incarico per candidarsi a qualcos’altro. regole che intendono rispettare.
Se non Nuti chi allora? Difficile dirlo visto che il movimento si sta confrontando, in questi mesi, con il sistema delle scelte adottato fino ad ora e che non è stato certamente infallibile: tutt’altro. I 5 stelle sono tante cose ma non sono politicamente stupidi e stanno crescendo proprio in capacità di analisi politica. E’ probabile che nei prossimi mesi qualcosa cambi, anche nelle ‘regole d’ingaggio’.
In questo panorama, dunque, mancano ancora i candidati dei partiti tradizionali. Non c’è l’uomo (o forse la donna) del Pd, ne quello di Forza Italia e non c’è una parte chiara assunta da Udc che sta dentro Alleanza popolare con Ncd. Continuando così, quando la fase di studio sarà finita, potremmo ritrovarci anche con 6 o 7 candidati più qualche outsider.
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