La Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato, simbolo della lotta alla mafia, sarà messa all’asta a marzo per ordine del tribunale a causa di debiti accumulati dal proprietario e fratello di Peppino, Giovanni Impastato. L’immobile, che include anche l’archivio storico di Peppino Impastato, sarà gestito da un curatore fallimentare per la vendita.
L’intervento della Regione per preservare il patrimonio storico
La Regione Siciliana si è dichiarata pronta ad esercitare il diritto di prelazione per acquisire la Casa Memoria, riconoscendone l’importanza storica e culturale. Non si tratta del primo intervento della Regione, che già lo scorso anno aveva offerto supporto a Giovanni Impastato per un debito di 130 mila euro, aggravato da imposte non pagate all’Agenzia delle Entrate.
Il pignoramento e il contenzioso con Dario Veca
Il pignoramento dell’immobile risale a oltre tre anni fa, a seguito di una sentenza esecutiva del tribunale civile per un debito nei confronti dell’attore e cabarettista Dario Veca. In quell’occasione, la Regione e la Sovrintendenza dei Beni Culturali avevano contattato Impastato proponendo la prelazione per tutelare i reperti storici del museo, proposta che era stata rifiutata da Giovanni Impastato, fiducioso di poter risolvere autonomamente la situazione. Impastato aveva anche accennato a indagini riservate in corso riguardanti la controparte.
Dalla scomparsa di Felicia all’asta: la storia di un immobile simbolo
Giovanni Impastato ha ereditato la casa nel 2004, dopo la morte della madre Felicia, a cui è co-dedicata la Casa Memoria. L’immobile, reso celebre dal film “I cento passi”, è al centro di un lungo contenzioso tra Veca e Impastato, originato nel 2000 da un preliminare d’acquisto di una casa a Cinisi, poi trasformatosi in una controversia legale con un debito di 130 mila euro, ulteriormente aggravato dalle imposte non pagate.
Valutazione dell’immobile e prelazione regionale
L’avvocato di Dario Veca, Salvatore Orlando, ha confermato che l’asta è prevista per marzo, dopo la perizia che ha stimato il valore dell’immobile a circa 140 mila euro. Ha inoltre ribadito che la Regione eserciterà il diritto di prelazione, in virtù del valore storico e culturale della Casa Memoria.
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