Celebrare l’azione umanitaria tramite uno spettacolo all’insegna della musica e della testimonianza diventa possibile con Jazz senza Frontiere. Domenica 10 aprile alle 18, si terrà presso il Regio Teatro Santa Cecilia di Palermo, il concerto organizzato per il secondo anno dal gruppo locale dei volontari di Medici Senza Frontiere (Msf), ed in collaborazione con la Fondazione The Brass Group, per cui si esibirà il Quintetto di Carmen Avellone e Vito Giordano.
Musica si intreccia con testimonianze di Msf
Uno spettacolo in cui la musica si intreccia, durante gli intermezzi, alle testimonianze di Edmond Tarek Keirallah, responsabile del progetto Msf di Palermo, Patrizia Politi, coordinatrice medica Msf, e Daniele Cattai, responsabile logistico e amministrativo Msf che, in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) e l’Università degli Studi di Palermo, da un anno supportano la riabilitazione di migranti sopravvissuti a violenza intenzionale e tortura, attraverso un ambulatorio specialistico.
Edmond Tarek Keirallah, lavora con Msf dal 2015; ha ricoperto diversi ruoli, da assistente capo missione a responsabile degli affari umanitari. Attualmente ricopre il ruolo di coordinatore del progetto di Msf a Palermo, con la collaborazione degli operatori umanitari Patrizia Politi, coordinatrice medica e di Daniele Cattai, responsabile logistico amministrativo, all’interno dell’ambulatorio specialistico per la riabilitazione dei migranti e rifugiati sopravvissuti a violenza intenzionale e tortura che Msf ha aperto in collaborazione con l’Asp di Palermo, il Policlinico Universitario, la Clinica legale per i diritti umani e il Centro Astalli.
Le parole di Keirallah
“Diversi studi indicano che il 25-30% dei rifugiati che arrivano nel nostro paese, ha subito esperienze di tortura, stupro o altre forme di violenza estrema – afferma Tarek Keirallah, responsabile del progetto Msf di Palermo – i sopravvissuti portano conseguenze sul piano fisico e psichico che possono dare vita a manifestazioni cliniche diverse. L’obiettivo generale del progetto è quello di garantire ai sopravvissuti a violenza intenzionale l’accesso ad un percorso sanitario riabilitativo specifico, integrato e sostenibile. Eventi come questo concerto sono occasioni importanti per incontrare tutta la comunità che ci sostiene condividendo i nostri valori e i nostri principi”.
The Brass Group nasce come progetto musicale jazz fondato nel 1974 a Palermo dal pianista Ignazio Garsia. Oggi la Fondazione che ha sede a Palermo in due siti monumentali tra i più prestigiosi della città, complesso monumentale di S. Maria dello Spasimo e Regio Teatro S. Cecilia, persegue senza fini di lucro la diffusione dell’arte e della cultura musicale. La sua Orchestra Jazz Siciliana ha avuto i più grandi direttori d’orchestra al pari delle Orchestre internazionali, come quella di New York e di Londra, che hanno fatto del capoluogo siciliano “una delle capitali del jazz europeo”.
Garsia “Importante iniziativa sociale”
“Per noi è molto importante ospitare presso la nostra sede una iniziativa di tale importanza sociale” dichiara il presidente del Brass Group, Ignazio Garsia. “Spesso ci siamo adoperati per la collettività e per la condivisione con eventi come il Premio Don Pino Puglisi ed il Premio Mario e Giuseppe Francese. Ancora una volta affermare quanto la musica sia un linguaggio universale per l’unione dei popoli e delle culture, ci porta a credere quanto il contributo artistico possa aiutare soprattutto in questo momento storico, a portare avanti il credo umano in aiuto dei più bisognosi. E noi ci siamo. Ci siamo sempre più in prima linea in nome del bene collettivo”.
Come acquistare i biglietti
L’acquisto del biglietto sarà disponibile direttamente al Teatro Santa Cecilia, presso lo Spasimo e attraverso la biglietteria online.
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