La Regione Siciliana verso elezioni anticipate? La pensa così il senatore di Italia Viva Davide Faraone, intervenuto questo pomeriggio nella sede del partito a Palermo di via Mozart. Luogo nel quale i renziani stanno procedendo ad un rinnovo delle cariche amministrative. Ciò per prepararsi al meglio alle prossime sfide che attendono la forza di centro. Fra queste figurano sicuramente le elezioni europee e quelli provinciali, anche se è lo stesso parlamentare a prevedere un’ulteriore appuntamento nell’agenda politica siciliana.
La profezia di Faraone sulla Regione
“Prevedo che ci possano essere elezioni anticipate in Sicilia”, sottolinea Faraone, identificando diverse fratture all’interno della maggioranza di Renato Schidani. “C’è una crisi della maggioranza che è emersa nel voto del consolidato, nel rinvio della nomina dei manager e negli scontri che non hanno fatto emergere alcuna riforma”. Fatto per il quale ci potrebbe essere una forte reazione a sinistra. “Se ci dovessero essere elezioni anticipate, credo che il centrosinistra non perderà l’occasione di presentarsi unito con un fonte compatto fra PD, Cateno De Luca e M5S. A quel punto il centro sarà determinante”, ipotizza il senatore di Italia Viva.
Le europee e il dialogo Nuova Dc – Forza Italia
Focus poi sulle prossime elezioni europee. “”Stiamo costruendo un’aggregazione politica che sia equidistante ed alternativa alla destra sovranista e alla sinistra populista. Stare fuori dai due poli è una sfida difficile. Tutti quelli che rimarranno fuori saranno nostri interlocutori. Ci vuole coraggio per fare scelte di questo tipo. Stare in coalizioni che non sono utili né all’Europa, né all’Italia è molto semplice”. Un ruolo di dialogo che era stato attribuito nelle scorse settimane anche alla Nuova DC di Totò Cuffaro. Forza politica che, nelle ultime ore, sembra nuovamente riavvicinarsi verso il fronte moderato di Forza Italia. Una scelta che Davide Faraone fatica a capire. “La Nuova DC mi risulta essere interlocutrice di Forza Italia. La cosa incredibile è come possa la Nuova DC dialogare con una forza politica che li insulta con il peggiore giustizialismo. Il bue che dice cornuto all’asino”.
“Forza Italia è eterodiretta dalla Meloni”
Un cambio di passo, quello nella compagine azzurra, che Faraone ritiene ormai irreversibile. “Proprio Forza Italia ha subito del giustizialismo. Da questo punto di vista, vedo una deriva di Forza Italia in questa Regione. Non a caso, la Chinnici è giustizialista, così come Cancelleri. Non è più una forza politica garantista, ma giustizialista”. E addirittura Faraone affonda ancora di più il colpo, sostenendo che la governance azzurra possa avere problemi di indipendenza politica. “In più – attacca Faraone – è stata affidata ai vassalli della Meloni. A Taormina Falcone guida Forza Italia e, il giorno dopo, arriva l’elezione a capogruppo di Gasparri al Senato. Ciò dimostra che Forza Italia è diventata una forza politica eterodiretta dalla Meloni. Comandano loro“.
Provinciali ed Europee distanziate fra di loro
Parentesi finale sulle prossime elezioni provinciali. Un appuntamento che qualcuno aveva ipotizzato che potesse essere fissato per la prossima estate. Data sulla quale Davide Faraone non è d’accordo, espandendo di molto il compasso politico in tal senso. “Non credo che si voterà a giugno. La riforma si è bloccata in ambito nazionale. Credo che si voterà o in autunno o addirittura nel 2025. Le Europee saranno un appuntamento elettorale che andranno per i fatti suoi”.
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