Non solo emergenza riscaldamenti. Nelle scuole di Palermo esiste un ben più annoso problema, ovvero quello edilizio. Sono tanti i plessi del capoluogo siciliano ad attendere, ormai da diversi anni, interventi di messa in sicurezza o di ristrutturazioni. Ritardi che, in alcuni casi, hanno comportato anche delle chiusure di alcune classi o di alcuni locali. Capita questo, ad esempio, all’istituto comprensivo “Leonardo Sciascia” di via Adamo Smith, nel quartiere Zen di Palermo. Luogo nel quale, secondo quanto afferma il deputato regionale Adriano Varrica, vi sarebbero risorse inutilizzate da indirizzare proprio ai lavori di ristrutturazione.
Le condizioni della scuola Sciascia
Una scuola fiaccata da anni di mancati interventi o di lavori eseguiti solo per rattoppare situazioni emergenziali. Opere, insomma, non risolutive e che hanno comportato diversi disagi alla dirigente scolastica della struttura. Preside che deve far fronte, in particolare, alla chiusura di un’ala del plesso di via Adamo Smith. Luogo in cui si trovano ad esempio la palestra dell’istituto, nella quale è possibile rintracciare un’enorme pozza d’acqua, segno delle infiltrazioni d’acqua che stanno lacerando l’edificio. Ma il paradosso più grande risiede al primo piano. Area della sturttura nella quale vi sono delle aule inutilizzabili a causa di crepe o di infiltrazioni, ma nella quale risiedono schermi di nuova generazione da utilizzare per la didattica. Il sacro e il profano in una sola stanza. Un manifesto di quella che è la situazione dei plessi palermitani, in particolare in periferia.
Varrica: “Sei milioni a disposizione mai spesi”
Struttura che, secondo il deputato regionale del M5S Adriano Varrica, vive un ulteriore paradossale. Il parlamentare pentastellato infatti fa riferimento ad una serie di fondi, per un totale complessivo di sei milioni di euro, che sarebbero disponibili per ristrutture proprio l’istituto Sciascia. “E’ una struttura che risiede in un’area che ha bisogno di infrastrutture scolastiche e sociali. La situazione è purtroppo drammatica. La cosa surreale è che, nel corso degli ultimi tre anni, sono stati sbloccati fondi per sei milioni di euro per la messa in sicurezza dei due plessi della scuola Sciascia. Risorse funzionali a riqualificare queste strutture“.
“Due quote di finanziamento – prosegue Varrica – sono sui fondi ex Gescal, ad oggi non utilizzati. E un’altra quota ricade sul programma periferie. Soldi che sono nella disponibilità del Comune. Ho avuto un interlocuzione con l’assessore comunale Aristide Tamajo. Si è detto disponibile ad approfondire e ad intervenire sulla vicenda. Speriamo che questi lavori possano partire presto”. Interventi di cui il plesso avrebbe evidentemente bisogno. Ciò anche alla luce delle condizioni all’esterno del plesso, decisamente ammalorato e con ferri esposti all’azione ossidativa dell’area. Opere che, secondo quanto riferito dalla dirigente scolastica, si attendono in alcuni casi addirittura dal 2009. Tanto che, qualche studente del plesso, ha avuto il tempo di diventare a sua volta genitore, senza però che il problema venisse risolto.
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