L’ex sindaco di Isola delle Femmine rischia di finire sotto processo con l’accusa di aver intenzionalmente “truccato” entrare e uscite del bilancio per farlo quadrare. A finire nel mirino l’ex primo cittadino Stefano Bologna, 63 anni, oggi consigliere comunale di opposizione. Con lui sono implicati anche l’allora suo consulente finanziario Antonino Colletto, 56 anni di Castronovo di Sicilia, e Antonio Croce, 63 anni di isola delle Femmine, nella doppia qualità di ragioniere e comandante della polizia municipale dell’epoca. I fatti contestati riguardano il 2017 quando lo strumento finanziario finì sotto la lente del consiglio comunale e venne approvato. In realtà, secondo la Procura, furono posti in essere degli atti falsi.

I capitoli gonfiati

I pubblici ministeri Giorgia Spiri e Andrea Zoppi hanno notificato la chiusura delle indagini ai tre indagati. Contestualmente hanno chiesto al Gip di Palermo il loro rinvio a giudizio. Secondo quanto accertato nel scorso delle indagini ci sarebbero state delle entrate notevolmente gonfiate. Ad essere indicate “sovrastime di previsioni di entrata principalmente con scostamenti in aumento nei calcoli sugli importi degli accertamenti  e riscossioni. E contemporaneamente “sottostime di previsioni di uscita principalmente con scostamenti significativi nei calcoli sugli importi degli impegni e dei pagamenti”. Ad esempio fu indicato un incasso da1,9 milioni di euro di Imu quando invece negli anni precedenti non si superava il milione di euro. Oppure l’Irpef di cui si attestava un incasso previsionale di 400 mila euro ma ne furono introitati meno di 20 mila. Stessa storia per l’imposta di soggiorno, addirittura che chiuse azero il suo capitolo, e i permessi di costruire.

Il doppio ruolo di Croce

In questa indagine uno degli indagati, Antonio Croce, ha assunto un doppio ruolo. Ragioniere e comandante della polizia municipale. Infatti questo procedimento penale va ad assorbirne un altro che era stato aperto esclusivamente per il capo dei caschi bianchi. Per lui quindi oltre alle accuse di aver falsificato il bilancio si aggiungono le altre di peculato. La vicenda è quella di aver utilizzato l’auto di servizio per gli spostamenti personali e per aver incassato un’indennità superiore rispetto al limite massimo consentito. Ed ancora è accusato di assenteismo, avendo invece certificato la sua presenza quando invece non era presente in ufficio. Recentemente è stato sospeso dal servizio sulla base di un provvedimento dell’allora segretario generale del Comune Cristofaro Ricupati. Decisione maturata per via delle pesanti accuse e delle ombre attorno al suo ruolo di funzionario che trovano riscontro nelle accuse formulate dalla Procura.

Il sindaco Nevoloso: “Situazione finanziaria difficile”

Abbiamo contattato l’ex sindaco Bologna che si è riservato di rispondere. L’attuale sindaco Orazio Nevoloso all’epoca era consigliere di opposizione e più volte denunciò dubbi sugli strumenti finanziari. “Le vicende sono note e credo che negli anni gli aspetti finanziari e contabili siano stati analizzati, conclamati e stigmatizzati più e più volte dalla sezione di controllo della Corte dei Conti. Il disastro dei conti del Comune di Isola delle Femmine, purtroppo, è una realtà ineludibile. E con questa ci scontriamo quotidianamente nel tentativo di intraprendere un percorso improntato a un’ottica di sana e avveduta gestione finanziaria. Senza, nonostante ciò, fare mancare alla cittadinanza i servizi essenziali. Il lavoro della magistratura, nella quale l’amministrazione comunale ripone la massima fiducia, servirà a chiarire eventuali responsabilità sullo stato delle cose. Chiaramente, l’auspicio è che si faccia chiarezza al più presto sull’intera vicenda che ha interessato per tanti anni la situazione giuscontabile dell’ente”.