L’approvazione delle delibere sull’Irpef, sulle tariffe del mercato ittico e sul tariffario TARI 2022: questa è l’eredità lasciata dalla vecchia amministrazione al Consiglio Comunale di Palermo. Un organo che, come è noto, sarà rinnovato in seguito alla tornata elettorale del 12 giugno. Un passaggio di consegne difficile, con alcuni atti che necessitano di approvazione entro il 30 giugno 2022.
Comune chiede aiuto al Commissario, ma la risposta è picche
Documenti fermi in attesa che il Consiglio Comunale si esprima. Delibere però necessarie al percorso del bilancio di previsione 22-24 da un lato e del piano di riequilibrio dall’altro. Stasi evidenziata il 7 giugno dall’ex sindaco Leoluca Orlando che, in una nota molto accesa, aveva chiesto aiuto perfino al commissario regionale Antonio Garofalo. Ciò segnalando l’impasse regnante, a suo dire, in Consiglio Comunale sugli atti in questione.
Una richiesta a cui il commissario Antonio Garofalo ha risposto due giorno dopo. Nota nella quale il tecnico spiega di non avere competenza sugli atti in questione. “Dispiace – scrive Garofalo – dovere constatare l’incomprensibile tentativo di coinvolgere il sottoscritto nel procedimento di approvazione del bilancio di previsione 2022/2024. Nonchè degli atti ad esso connessi e propedeutici, alcuni dei quali di supporto principalmente al piano di riequilibrio finanziario pluriennale e capi saldi di questo atteso accordo Stato/Comune”.
“Ciò giustificando tale tentativo, espresso con l’errato invito a surrogare l’organo consiliare per la sua “.. perdurante inattività..” e per la valenza delle suddette proposte i cui dati contabili e solo i dati contabili dovranno essere indicati nell’annualità 22 del bilancio 21/23. Dispiace ancora dovere constatare la convinta manifestazione di intenti da parte di autorevoli soggetti sottoscrittori della nota a cui si fornisce riscontro, esclusivamente per cortesi ragioni istituzionali, sebbene la stessa non abbia un fondamento giuridicamente valido“.
Forello: “Orlando termina consiliatura in modo pessimo”
A decidere sul destino dei suddetti atti dovrà essere quindi il Consiglio Comunale. Fra le tre proposte di deliberazione, quella che ha la maggiore necessità d’approvazione è quella relativa alle tariffe TARI 2022. Documento sul quale pende una scadenza fissata al 30 giugno 2022. Termine che ricorda anche il consigliere comunale Ugo Forello, che evidenzia le problematiche del contesto che si è venuto a creare, attribuendo precise responsabilità.
“L’uscente consiglio dovrà affrontare, almeno, un’ultima patata bollente, ovvero quella di decidere se aumentare le tariffe Tari 2022 di circa cinque milioni di euro. Ciascuno si assumerà le proprie responsabilità, a partire dalla nuova maggioranza del sindaco Lagalla che avrà la responsabilità di dover fare approvare l’atto. Orlando, purtroppo, finisce in modo pessimo: con un ultimo e ignobile atto a firma del segretario generale ha chiesto al Commissario ad acta di sostituirsi al Consiglio e approvare gli insostenibili aumenti dell’IRPEF. Richiesta, per fortuna, rispedita al mittente“.
Questione sulla quale è tornato nelle giornata di ieri proprio lo stesso Antonio Le Donne, il quale ha palesato al Consiglio Comunale che “l’approvazione della deliberazione consiliare in argomento rileva ai fini della predisposizione ed approvazione del bilancio di previsione 2022/2024 (da ultimo prorogata al 30/06/2022)”. Un passaggio di consegne decisamente complesso fra la vecchia e la nuova amministrazione, che dovrà decidere cosa fare con la procedura di riequilibrio ereditata dalla precedente.
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