“Questa proposta per ridurre l’aumento dell’Irpef l’avevamo fatta al ragioniere generale lo stesso giorno del respingimento della delibera presentata dal sindaco. Orlando, in pratica, ha fatto ricorso alla nostra proposta“. Così si è espresso il consigliere comunale del gruppo “Oso” Ugo Forello, in merito alla notizia, diffusa dal Comune di Palermo, di una drastica riduzione degli aumenti previsti all’addizionale Irpef. Incrementi inseriti nell’ottica del piano di riequilibrio, approvato il 31 gennaio dal Consiglio Comunale.
Un documento sul quale i consiglieri comunali di “Oso” Ugo Forello e Giulia Argiroffi fecero una dura opposizione, astenendosi al momento del voto dell’atto. Un documento che oggi richiede l’approvazione di tutta una serie di atti propedeutici. Fra questi appunto rientra anche la delibera sulle aliquote Irpef. Atto sul quale i due ex esponenti pentastellati hanno convocato oggi una conferenza stampa, nella quale avevano presentato la loro ricetta per uscire da questo impasse.
L’alternativa al raddoppio dell’Irpef
Soluzioni, di fatto, solcate anche dallo stesso sindaco Orlando. “Dai dati alla mano – hanno dichiarato in mattinata Argiroffi e Forello -, ci risulta che i contributi che riceverà Palermo dallo Stato sono maggiori rispetto a quanto previsto. Nelle casse del Comune arriveranno circa 68 milioni di euro, 33 milioni in più rispetto alla previsione. La domanda, a questo punto, nasce spontanea. Perché non usarli per evitare il raddoppio dell’Irpef 2021?“
Ciò, sostenevano i due consiglieri, vuol dire che “l’Irpef, se fosse utilizzata la maggiore somma del comma 565, sarebbe aumenterebbe di circa 16 milioni di euro. Una cosa è raddoppiare l’irpef, un’altra è passare dall’1% allo 0,8%“. Un aumento si c’è, ma non nelle proporzioni previste dal piano di riequilibrio. “Un reddito medio di 30 mila -euro – spiegano i due consiglieri di Sala delle Lapidi – pagherebbe circa 220/230 euro anziché più dei 400 previsti con il raddoppio“.
L’attacco a Leoluca Orlando
Un consesso nel quale i due esponenti di “Oso” hanno attaccato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Non è capace di leggere documenti – hanno dichiarato Argiroffi e Forello -. Non è capace di capire numeri, non è capace di pensare a risanamento e rilancio della città e dei suoi servizi. Sa solo mettere le mani in tasca ai cittadini. Ecco da noi una proposta possibile, che preveda una forte riduzione degli aumenti previsti”.
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