La cassazione ha respinto il ricorso e diventa definitiva la condanna di Salvatore Emanuele Faraone, 25 anni di Partinico, con l’accusa di tentato omicidio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale nei confronti di due carabinieri.

L’accusa ha retto in tutti e tre i gradi di giudizio e per il giovane è quindi esecutiva la pena a 7 anni e 8 mesi di reclusione. La prima sezione della suprema corte ha anche condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese di rappresentanza e difesa sostenute nel giudizio nei confronti dei due carabinieri, per circa 5 mila euro che si erano costituti parte civile e assistiti dall’avvocato Salvatore Bonnì. I due militari sono stati investiti il 7 febbraio del 2022 ad un posto di blocco a Borgetto.

Il giovane era alla guida dell’auto che travolse un maresciallo e un appuntato e scappò via e solo dopo un inseguimento fu bloccato da altre pattuglie dei militari. I due che erano con lui, un quarantaduenne e un cinquantaquattrenne, si discolparono: interrogati diedero tutti la stessa versione, sostenendo che il giovane alla guida dell’auto fece di testa sua contro la loro volontà invece di fermarsi al posto di blocco. Cercarono di dissuaderlo ma non ci fu nulla da fare. Insomma, non sapevano nulla delle intenzioni di Faraone.

Ai due carabinieri della compagnia di Partinico è stata anche riconosciuta una provvisionale quale risarcimento per i danni fisici subiti sin dal primo grado di giudizio. Sedici mila euro per il carabiniere che rimediò una frattura, altri 8 mila euro invece al collega che subì alcune lesioni ai legamenti.