“Auspico che le forze dell’ordine facciano al più presto luce sui danneggiamenti all’auto del giornalista palermitano Manlio Viola, direttore del sito di informazione BlogSicilia – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Il ripetersi di tali episodi ai suoi danni solleva inquietanti interrogativi. La libertà di informazione è un patrimonio da tutelare perché costituisce l’essenza della democrazia. Di fronte a ogni forma di attacco nei suoi confronti occorrono risposte nette. Per questo esprimo la mia solidarietà a Manlio Viola e all’intera sua redazione, con la certezza che non si lasceranno intimidire da nessuno e che porteranno avanti con la consueta professionalità il loro lavoro al servizio del diritto dei cittadini a una informazione puntuale e senza condizionamenti di alcun tipo”.
La condanna di Lagalla
“Nel condannare fermamente i recenti e ripetuti episodi di danneggiamento all’auto personale di Manlio Viola, esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del direttore di Blog Sicilia e dei giornalisti della redazione. Auspico che le forze dell’ordine facciano luce su questi fatti, individuando i responsabili, convinto che il direttore Viola proseguirà nel suo impegno nel segno della professionalità e della libertà di informazione”. Così dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
I tre danneggiamenti
Tre danneggiamenti in 50 giorni, tutti in pieno giorno e tutti solo quando la vettura è parcheggiata di fronte la redazione di BlogSicilia. Mai, invece, quando si trova anche poco distante dalla redazione. Sono gli strani episodi accaduti dal 12 febbraio ad ieri 4 aprile in via Castellana bandiera. Presa di mira l’auto del direttore responsabile di BlogSicilia Manlio Viola. Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta rossa, un’auto abbastanza distinguibile presa di mira a ripetizione.
Gli episodi iniziati il 12 febbraio
Gli episodi sono iniziati il 12 febbraio scorso. Il finestrino posteriore destro, lato passeggero, è stata mandato in frantumi da un giovane fuggito quando è scattato l’allarme. Ad osservare la scena altre due persone su un’auto nera che si sono allontanate qualche istante dopo, non prima di verificare che Viola si fosse accorto dell’accaduto. Hanno atteso che andasse a verificare per poi allontanarsi. Si era parlato, in quella occasione, di una banda che viaggiava su una Mercedes nera e tentava furti in questo modo.
Il secondo episodio nella prima decade di marzo. L’auto, anche in questo caso, era parcheggiata di fronte la redazione. Prelevata la vettura, uscendo dal parcheggio uno strano rumore sotto le ruote ha fatto scattare il controllo. Erano state piazzate una ventina di viti sotto i due copertoni posteriori con il chiaro intento di causare una doppia foratura con tutti i disagi che ne conseguono.
Ieri, 4 aprile, il terzo episodio. Vettura parcheggiata fra altre tre auto, intorno alle 13,45 scatta l’allarme. Un uomo sulla quarantina fugge a piedi velocemente. Lo sportello anteriore lato guida è stato letteralmente piegato con l’uso di uno strumento da scasso. ce ne sono i segni su tutta la carrozzeria oltre al danno arrecato allo stesso sportello.
Troppe coincidenze
“All’inizio ho pensato ad un atto di vandalismo come purtroppo tanti ne raccontiamo ogni giorno o ad un tentativo di furto – racconta Manlio Viola – anche se le modalità mi sono subito apparse alquanto strane. Poi le forature hanno iniziato ad allarmarmi. Quella manciata di viti gettate proprio dietro le due ruote sembravano un gesto intenzionale. Ora il terzo episodio in 50 giorni diventa abbastanza inquietante”.
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