Sindaci e amministratori locali siciliani come vittime sacrificali di un complessivo malessere sociale. Il paragone è di Leoluca Orlando sindaco metropolitano di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia.
Nell’accordo fra Stato e Regione siciliana, infatti, non c’è traccia della proroga dei termini per l’approvazione dei bilanci comunali e questo, di fatto scaricherà tutti i ritardi sui comuni che rischiano il default collettivo.
“Dalle complesse trattative Stato-Regione per definire l’accordo finanziario, che solo ieri è stato ratificato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri con un decreto legge – dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – viene fuori una vicenda che ha penalizzato fortemente i comuni dell’Isola. Se venisse confermata la mancata previsione nel decreto legge di una proroga del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016 o di una deroga finalizzata alla possibilità per i comuni di operare in dodicesimi, saremmo in presenza di un ulteriore prolungamento della grave condizione di disagio che i comuni siciliani hanno sopportato”.
“Saremmo di fronte al paradosso di essere messi soltanto a fine giugno o addirittura luglio, nelle condizioni di conoscere gli elementi essenziali per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016 – sottolineano -. Da tale prolungato ritardo, a partire dal primo maggio 2016, ne sono discesi, e tuttora permangono, una sospensione e un blocco di attività e spese dei comuni che ha avuto evidenti ricadute in termini di disagi per i cittadini e di tagli dei servizi”.
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