Rafforzare l’efficacia delle politiche attive per l’occupabilità attraverso l’implementazione di strumenti per l’impiego come la riqualificazione, la certificazione delle competenze, il reinserimento lavorativo e l’autoimpiego. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato questa mattina dall’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, e da Mario Baccini, presidente dell’Ente nazionale per il microcredito.
Albano, “Vogliamo favorire sostegno occupazionale”
“Attraverso le azioni che deriveranno dal protocollo – dice l’assessore Albano – vogliamo favorire il sostegno occupazionale nei comparti ad alto potenziale competitivo e la messa in campo di incentivi mirati a riqualificazioni, ricollocazioni e assunzioni. Il governo Schifani sta mettendo in atto quanto possibile per sostenere e rafforzare le opportunità occupazionali mediante interventi di politica attiva del lavoro e anche l’accordo siglato oggi va in questa direzione”.
Protocollo di intesa
Il protocollo di intesa, firmato nella sede dell’assessorato di via Trinacria a Palermo, è parte di un progetto di supporto al dipartimento regionale del Lavoro che rientra nella riprogrammazione del “Piano straordinario per rafforzare l’occupabilità in Sicilia”, previsto nel quadro del Piano di azione e coesione (Pac) Sicilia 2007-2013 e mirato a fronteggiare l’emergenza occupazionale, con particolare riferimento a disoccupati adulti e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro.
Iniziative riguarderanno anche i progetti in bacini di emergenza
Le iniziative riguarderanno anche progetti di riqualificazione e ricollocazione di personale inserito in bacini di emergenza, in particolare Blutec, in eventuale sinergia con altri assessorati e con operazioni realizzate nel quadro degli altri strumenti previsti dalla politica di coesione o dal Pnrr, comprese le iniziative di cooperazione territoriale di interesse regionale.
Riaperto bando ex stabilimento Blutec, il mistero della mail dei commissari
Riaperto il bando per l’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese. Tutto da rifare, in poche parole, ed è la seconda volta che accade nel giro di un tre di mesi o poco più al netto di un rinvio di scadenza deciso sempre dai commissari
Secondo il Sole 24 ore, in un pezzo di Nino Amadore, è questo che si evince da una mail di poche righe che parla chiaro: “Egregi signori, considerato che nessuna delle offerte pervenute è risultata idonea, è imminente la pubblicazione, attraverso i medesimi canali già utilizzati, di un ulteriore bando di rimessione in termini che vi consentirà di integrare e/o modificare la vostra offerta, depositando gli atti in modalità cartacea entro e non oltre le ore 13 del giorno 28 febbraio 2024”.
Una mail che ha sorpreso non poco gli amministratori dei gruppi che hanno già a suo tempo presentato le offerte e hanno poi risposto alla prima rimessione in termini fatta dai commissari di Blutec sulla base di una decisione, hanno scritto a suo tempo nella comunicazione, del ministero per le Imprese e il made in Italy. Anche perché questa rimessione in termini, come la volta precedente del resto, apre alla possibilità di nuovi investitori e dunque di nuove offerte per lo stabilimento termitano. Un dato è certo: i tempi si allungano. E la cosa appare inspiegabile.
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