E’ morto ieri l’attore, regista e autore, palermitano Maurizio Bologna. Ha perso la vita a causa di un infarto, mentre si trovava nella sede dell’Inps, in ufficio. Bologna, dipendente in servizio presso il Centro Medico Legale della direzione provinciale INPS di Palermo. Anche l’istituto di previdenza esprime dolore per la prematura scomparsa dell’artista palermitano. La camera ardente sarà allestita domenica 22 settembre dalle ore 19,30 al Teatro Sant’Eugenio, i funerali verranno celebrati martedì 24 alle 10 presso.la chiesa Sant’Eugenio Papa, in piazza Europa 40.

“Valido collega e amico”

“La nostra sede ed il nostro Istituto – dice il direttore regionale INPS Sicilia Sergio Saltalamacchia – perdono un valido collega, un amico, una persona amata e voluta bene da tutti, sia dai colleghi che dagli utenti, per il suo modo di relazionarsi sempre attento e misurato. Maurizio Bologna lascia in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e di frequentarlo, il dolce ricordo di una persona amabile, sempre cordiale e disponibile, ma anche il modello di un uomo visceralmente attaccato agli affetti familiari. Alla moglie, ai figli ed a tutti i suoi familiari e congiunti giunga il nostro cordoglio e la nostra vicinanza”.

Continuava a lavorare nonostante i successi artistici

“Proprio per il grande senso di responsabilità che avvertiva nei confronti dei propri cari – aggiunge il direttore provinciale INPS di Palermo Carmelo Sciuto – Maurizio aveva continuato a lavorare regolarmente in ufficio, non cedendo alle lusinghe dei tanti successi artistici ottenuti da anni ed anche in tempi recentissimi; per questo, non ha mai interrotto né sospeso il suo rapporto con l’Istituto, onorando il suo lavoro con puntualità e serietà. Lo ricorderemo così, per la sua formidabile empatia ed il suo impegno. Alla famiglia l’abbraccio affettuoso di tutti i colleghi”.

Chi era Bologna

Bologna ha lavorato in tanti film di produzione locale e recentemente era apparso anche nella serie tv Makari. Nei suoi 16 anni di carriera ha recitato in La mafia uccide solo d’estate, Tuttoapposto e In guerra per amore. Il 24 settembre era stato presentato il film “La bocca dell’anima”, in cui aveva recitato. Appena nello scorso mese di luglio aveva impersonato la Peste durante il festino di Santa Rosalia numero 400.  Inizia la sua attività artistica nel 1975 in vari teatri di Palermo per poi arrivare sui palcoscenici dello Stabile Biondo e del Teatro Bellini. Questi sono luoghi dove nascono collaborazioni con Accursio Di Leo, Franco Scaldati, Aurelio Grimaldi e Roberto Andò, solo per fare alcuni nomi. Tra le esperienze teatrali che non si dimenticano c’è senza alcun dubbio quella del 2007, anno in cui venne scritturato dal Teatro Biondo Stabile di Palermo per un lavoro di Ray Brandbury, dal titolo “Fahrenheit 451”, per la regia di Luca Ronconi. Un’avvincente “avventura artistica” che gli permise di entrare in contatto con Alessandro Benvenuti ed Elisabetta Pozzi. Tra le sue ultime interpretazioni in teatro ricordiamo quella di “Marat/Sade” di Peter Weiss, prodotta dal Biondo di Palermo, per la regia di Claudio Gioè.

Una parte anche in Makari

L’esordio in televisione arriva nel 2005 con il docufilm su Caravaggio trasmesso dalla Rai. Nel 2017 ha recitato nel ruolo di Vito Ciancimino nel film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif che lo richiama nella pellicola “In Guerra per Amore”. Ha anche recitato nella serie del Commissario Montalbano per la regia di Alberto Sironi accanto a Luca Zingaretti e alla fiction Makari con Claudio Gioè. Ha lavorato anche nella fiction “Incastrati”, prodotta da Netflix: un grande successo di Ficarra e Picone. Nel 2019 nel film di Roberto Lipari “Tutt’apposto”. Tra i suoi recenti impegni cinematografico il film “Spaccaossa” con Vincenzo Pirrotta.

Articoli correlati