“Il sold out dei Speedy Meeting del Premio Innovazione Sicilia 2024 è un segnale inequivocabile: l’innovazione è un tema centrale per la Sicilia, e i giovani sono pronti a coglierne le opportunità. Questo successo, con tutti gli incontri di formazione e approfondimento che si terranno il 21 novembre presso l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, non solo testimonia un interesse crescente per le sfide del futuro, ma rappresenta anche una risposta concreta al bisogno di cambiamento che sentiamo forte in tutta la regione”. A dirlo è l’assessore alle attività produttive della Regione Edy Tamajo.

Il premio innovazione

“Il Premio Innovazione Sicilia è solo un esempio di come, quando vengono offerti gli strumenti giusti, la nostra terra sa rispondere con entusiasmo e capacità. La partecipazione massiccia a questi Speedy Meeting dimostra che c’è una generazione di giovani siciliani pronta a costruire un futuro migliore, partendo dall’innovazione. Ma questa è solo una piccola parte di ciò che possiamo fare”, dice Tamajo

La Sicilia, per crescere e prosperare, ha bisogno di mettere l’innovazione al centro della propria agenda politica e sociale. E l’innovazione non è solo digitale o tecnologica: riguarda anche nuove idee, nuove forme di economia, di cultura, di impresa e di politica. L’innovazione è un processo continuo che deve coinvolgere tutti i settori della società, e i giovani sono la chiave per innescare questo cambiamento. La Sicilia ha un patrimonio immenso di risorse naturali, storiche e culturali, ma senza un rinnovato slancio verso il futuro, rischia di restare un passo indietro rispetto alle altre regioni d’Italia e d’Europa.

Politica indispensabile

“Per questo, è indispensabile che la politica, a ogni livello, si faccia promotrice di politiche che favoriscano la formazione, l’imprenditorialità e la ricerca. Oggi, più che mai, è fondamentale che le istituzioni siciliane investano sui giovani, offrendo loro gli strumenti per esprimere il proprio talento e la propria creatività. Dobbiamo costruire un ecosistema che favorisca l’accesso alle risorse economiche e alla rete di supporto necessaria per trasformare le idee in progetti concreti.

Non possiamo più permetterci di vedere la nostra gioventù emigrare alla ricerca di opportunità altrove. La Sicilia ha il potenziale per diventare un hub di innovazione, un centro in cui nuove idee possano germogliare e prosperare, dove le startup possano crescere e le università possano diventare motori di sviluppo per il territorio. Ma tutto questo ha bisogno di politiche lungimiranti, di una visione strategica che metta i giovani al centro e che sappia tradurre il loro entusiasmo in azioni concrete”, ha continuato Tamajo.

La sfida dell’innovazione

La sfida dell’innovazione è una sfida collettiva, che deve coinvolgere non solo i giovani, ma anche le istituzioni, le imprese e la società civile. Dobbiamo imparare a lavorare insieme, creando un circolo virtuoso in cui la formazione, la ricerca e l’imprenditorialità siano strettamente legate, alimentandosi a vicenda. I giovani, con la loro energia, le loro idee fresche e la loro voglia di cambiamento, devono essere messi in condizione di diventare i protagonisti di questo processo di rinnovamento.

In questo senso, eventi come il Premio Innovazione Sicilia, con il loro focus sull’imprenditorialità e la formazione, rappresentano uno degli strumenti migliori per dare visibilità ai talenti emergenti e per stimolare un confronto tra innovatori, istituzioni e imprese. La Sicilia è pronta a diventare un laboratorio di idee, ma per farlo serve un impegno concreto da parte di tutti: dalle istituzioni pubbliche alle imprese private, fino alle associazioni che lavorano sul territorio.

Innovazione, giovani, formazione: sono queste le parole chiave per costruire un futuro che guardi oltre le difficoltà del presente. La Sicilia ha bisogno di un cambiamento profondo, che parta dalla valorizzazione delle sue risorse umane, dalla creazione di opportunità per i suoi giovani, e dal sostegno all’imprenditorialità e alla ricerca. Solo così potremo davvero pensare a un futuro in cui la nostra terra diventi una delle regioni più dinamiche e prospere del Mediterraneo.

I giovani siciliani sono pronti. La politica, le istituzioni e le imprese devono fare la loro parte, per dare loro la possibilità di essere protagonisti di un cambiamento che è già iniziato. Non possiamo permetterci di fermarci ora.