Palermo

Infermiere eroe salva la vita a un ragazzo privo di coscienza soccorso a Palermo

“Ancora una volta il lavoro di un infermiere assieme a quello degli altri operatori sanitari del 118 si è rivelato fondamentale per salvare vite umane. In un momento di gravissima difficoltà per la sanità siciliana, la professionalità e il senso del dovere hanno fatto la differenza”.

Lo scrive in una nota il sindacato Nursind-Cgs di Palermo che ha rivolto un pubblico elogio a Salvo Gioiosa, l’infermiere che nei giorni scorsi, mentre era in servizio nella notte, ha prestato soccorso a un ragazzo privo di coscienza vicino a via Altofonte.

Il racconto della vicenda

“L’infermiere, in servizio presso cardiologia dell’ospedale di Partinico – racconta il Nursind guidato da Aurelio Guerriero – è intervenuto tempestivamente assieme all’equipe medica e al rianimatore e hanno iniziato le manovre procedendo con l’intubazione. Una volta stabilizzato, il giovane è stato trasportato in rianimazione  dell’ospedale Civico.

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Gli ultimi esami hanno accertato che le condizioni del ragazzo stavano migliorando. Tutto ciò – prosegue Guerriero – è stato reso possibile grazie al grande lavoro di squadra, alla grande professionalità e alla formazione maturata negli anni di servizio sul territorio dal medico e infermiere. Un soccorso molto impegnativo che evidenzia ancora una volta l’importanza di personale qualificato a bordo delle nostre ambulanze”.

Storie di infermieri in Sicilia

Non è la prima volta che infermieri siciliani mostrino grande attaccamento al dovere e alla cura. A giugno scorso Mariangela Piazza, coordinatrice infermieristica dell’Unità di chirurgia addominale e lo staff dell’Unità infermieristica di cardiotoracica dell’Ismett hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento “Daisy Award”, con cui a livello internazionale si premiano i cosiddetti infermieri straordinari. I professionisti meritevoli del premio sono segnalati da pazienti, familiari di pazienti e dagli stessi operatori sanitari.

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Il riconoscimento è nato da un’idea della famiglia di J. Patrick Barnes, un ragazzo nordamericano morto nel 1999 a causa delle complicazioni derivanti dalla malattia autoimmune Pti. “L’assistenza e la compassione mostrate dal personale infermieristico a Pat e alla sua famiglia durante il ricovero e anche dopo la morte del figlio, hanno fatto sì che la famiglia sentisse il bisogno di trovare un modo speciale per ringraziarli – si legge in una nota -. Ismett è il primo ospedale italiano ad avere dato il via al programma. Ma il programma dell’Ordine degli Infermieri di Palermo è di estendere il ‘Daisy Awards’ a tutti gli ospedali cittadini”.

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