L’energia, l’industria e la transizione sostenibile, sono stati al centro dei lavori del consiglio generale della Femca Cisl Sicilia, riunitosi oggi all’Hotel Saracen di Isola delle Femmine. Vi hanno preso parte i dirigenti sindacali della federazione nell’isola, il segretario generale della Femca Cisl Sicilia, Stefano Trimboli, il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio e il segretario nazionale della Femca Cisl, Sebastiano Tripoli.
“Assistiamo da anni a troppi tira e molla sulle questioni industriali in Sicilia – ha detto il segretario generale Femca Cisl Sicilia, Stefano Trimboli – che determinano incertezza sul futuro del settore nell’isola. A partire dalla vicenda del rigassificatore di Porto Empedocle, sino alla gestione ancora politica delle partecipate, occorre fare chiarezza, dire cosa si intende fare per un comparto che, ricordiamolo, è ancora trainante per l’economia regionale”.
Sulla necessità di avviare un confronto costante e continuo con l’esecutivo Schifani, ha posto l’accento il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio.
“Con il governo regionale – ha detto Cappuccio – sono stati siglati dalle parti sociali importanti intese come quella sulla governance condivisa e sul monitoraggio dei fondi Ue e quella sulle Zes. Ma resta ancora tanto da fare partendo dal presupposto che occorre operare una radicale inversione di marcia nel metodo di lavoro, perché il confronto deve essere costante e non episodico. Si deve uscire dalla perenne gestione dell’emergenza e passare alla pianificazione degli interventi e questo si può fare solo attraverso la concertazione con imprese e sindacati”.
Il segretario nazionale della Femca Cisl, Sebastiano Tripoli ha illustrato i rinnovi contrattuali sottoscritti dalla Federazione in questi anni, “frutto – ha rimarcato – di negoziazione e confronto, sempre ponendo al centro il lavoratore”.
“La partecipazione è indispensabile per il rilancio del sistema Paese – ha detto Tripoli – e con questa consapevolezza la Cisl nazionale ha lanciato la proposta di legge di iniziativa popolare che innova le relazioni sociali e industriali. La Femca sta sostenendo fortemente la raccolta firme, nella ferma convinzione che i lavoratori devono diventare i protagonisti nei luoghi di lavoro e che bisogna sempre più valorizzare la persona”.