- Matteo Cocchiara commenta l’aumento delle indennità
- “Norma riconosce dignità a funzioni assolte dai sindaci”
- Il presidente di Asael però contesta il metodo utilizzato “Associazioni di categoria non consultate”
- “Legislatore siciliano interviene a macchia di leopardo, senza approccio strutturale”
L’associazione siciliana degli amministratori degli enti locali approva l’aumento delle indennità dei sindaci ma a patto che si trovino risorse aggiuntive. Lo dice Matteo Cocchiara, il presidente dell’Asael.
Cocchiara commentando la norma recentemente discussa dalla seconda commissione dell’Assemblea regionale siciliana che tende all’innalzamento degli emolumenti dei sindaci e dei componenti delle giunte nei Comuni siciliani, ha spiegato: “Non possiamo che essere d’accordo con la norma in quanto riconosce dignità alle funzioni assolte dai sindaci e rappresenta un’inversione di marcia rispetto a una stagione in cui si è sperimentato il segno opposto”.
“Non siamo d’accordo col metodo utilizzato”
Ed ha continuato: “Non siamo d’accordo però con il metodo utilizzato: le associazioni di categoria non sono state consultate, non è ammissibile che le risorse siano prese dal ‘fondo autonomie locali’, che fra l’altro è stato già ripartito. E infine, come sempre, si constata come il legislatore siciliano intervenga sui problemi a macchia di leopardo senza un approccio strutturale”.
Problema principale è il finanziamento della legge
Per Matteo Cocchiara quindi il principale problema è il finanziamento della legge ricorrendo a una diminuzione delle disponibilità con cui la Regione finanzia i servizi. “L’Ars – afferma il presidente dell’Asael – ha il compito morale di trovare le risorse aggiuntive per finanziare questa misura di buon senso. Si tratta globalmente di circa un milione. Non è possibile che la Regione Siciliana non abbia a disposizione tali risorse a disposizione e debba operare l’ennesima riserva su un fondo, quello per il finanziamento dei servizi delle autonomie locali che ogni anno vale sempre di meno”.
“Ars guardi problemi delle autonomie locali”
Poi c’è la questione del riformismo ‘saltuario’. “Chiediamo con viva forza – sono le parole di Cocchiara – che l’Assemblea regionale siciliana guardi ai problemi delle autonomie locali in modo strutturale e sistematico, sia dal punto di vista normativo che finanziario. Ci rendiamo pienamente conto delle difficoltà ma non si può pensare di risolvere parzialmente un problema creandone un altro”.
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