L’ex assessore ai Servizi Cimiteriali Roberto D’Agostino è stato ascoltato dai Pm della Procura di Palermo che sta indagando sul caos del cimitero dei Rotoli. L’assessore, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni, ha riferito al pm Francesca Mazzocco come persona informata dei fatti. Sull’inchiesta sorta in seguito alle oltre 500 bare in attesa di sepoltura al deposito del cimitero palermitano vige il massimo riserbo e sarebbero già state ascoltate anche altre persone, soprattutto dirigenti del Comune. Continua così l’inchiesta sul cimitero.
Un settore delicato è quello dei servizi cimiteriali, scosso nei mesi scorsi da un’indagine per corruzione che ha portato a una decina di arresti. Anche questo filone va avanti. I Pm, in particolare, stanno ricostruendo particolari agghiaccianti su come venivano trattate le bare per fare più spazio ad altri morti. In seguito all’inchiesta venero decapitati i vertici amministrativi e tecnici degli impianti cimiteriali. Dopo le dimissioni dell’assessore però tutto è andato nelle mani di Orlando che ha deciso di tenere per sé la delega ai Cimiteri, firmando una ordinanza con cui ha introdotto accorgimenti di accelerazione nel processo di estumulazione di vecchie salme per fare posto a quelle più recenti.
Intanto sono iniziate le attività che potrebbero dare una boccata di ossigeno alla situazione drammatica dei Rotoli dove è stato dato il via alle operazioni di estumulazione delle salme ultra trentennali dalle nicchie a muro. Ogni giorno dovrebbero essere sistemate tra le 12 e le 15 salme. “Abbiamo dato avvio ad un piano che ci consentirà di ridurre considerevolmente fino ad azzerare i tempi di attesa per la tumulazione – ha detto Orlando -. Ancora una volta, pur conscio di non avere tutte le responsabilità di questa incresciosa situazione, non posso che porgere ai familiari dei defunti le mie scuse, a nome di tutta città”.
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