Scioperano i dipendenti di E-Distribuzione, domani nelle prime quattro ore della giornata di lavoro. A proclamarla Filctem Cgil Flaei Cisl e Uiltec Uil nazionali, che denunciano la quantità eccessiva di ore di straordinario, i turni di reperibilità estenuanti e gli organici ridotti all’osso.
Incroceranno le braccia per quattro ore, domani, i 1500 lavoratori siciliani di E-Distribuzione, azienda del gruppo Enel che gestisce in tutt’Italia i flussi di energia. Lo sciopero è stato proclamato dalle federazioni nazionali di categoria di Cgil Cisl e Uil, Filctem Flaei e Uiltec, “non per avanzare richieste economiche”, si legge in una nota, ma per protestare contro la politica aziendale centrata unicamente sul business “a scapito della qualità del servizio e delle prestazioni dei lavoratori”. In dettaglio, Filctem Flaei e Uiltec contestano la quantità eccessiva delle ore di straordinario “con picchi di 900 ore annue per lavoratore”; i turni di reperibilità estenuanti, a scapito anche della sicurezza sul lavoro.la mancanza di programmazione dei carichi di lavoro. Chiedono: “una sostanziosa politica di assunzioni, che in Sicilia comporti l’arrivo in azienda di alcune centinaia di giovani”. Anche perché, rimarcano le tre organizzazioni, negli ultimi anni la differenza tra uscite per pensionamento e nuovi ingressi, ha significato nell’Isola la pesante contrazione degli organici. Rivendicano, ancora: lo stop alla logica delle cosiddette esternalizzazioni e il mantenimento all’interno di E-Distribuzione delle principali attività; un piano di investimenti a supporto delle politiche di sviluppo e di incremento dell’occupazione. E la ripresa del confronto azienda-sindacati sul tema delle zone di reperibilità, cioè il raggio d’azione per il pronto intervento. Attualmente di 50-60 chilometri, le zone di reperibilità, insistono Filctem Flaei e Uiltec, “non possono essere stirate all’infinito”.
“Anche nel nostro territorio a pagare il prezzo di questa situazion e sarebbero i lavoratori – spiega Carlo Santodonato responsabile del presidio Flaei Cisl Palermo Trapani – . Va ripensato il codice degli appalti che prevede le esternalizzazioni per l’80 per cento delle attività perché le conseguenze sarebbero gravi e pesanti. E’ uno sciopero necessario dopo l’annuncio da parte dell’azienda dell’intento di esternalizzare le attività cosiddette ‘core’ che per tradizione hanno da sempre contraddistinto il lavoro dell’operatore Enel, e diportare avanti una serie di iniziative riorganizzative che sicuramente andrebbero a peggiorare le attuali condizioni di lavoro. Tutte operazioni che l’azienda vuole portare avanti, per colmare i vuoti lasciati dai tanti lavoratori che in questi anni sono andati in pensione” aggiunge Santodonato. I sindacati chiedono dunque il mantenimento in Enel di tutte le attività legate all’esercizio, alla continuità ed al funzionamento della rete elettrica di distribuzione sul territorio. “Noi crediamo che Enel anziché cedere ulteriormente attività all’esterno, debba investire non soltanto sugli impianti, ma anche sui lavoratori con le assunzioni, per redistribuire carichi di lavori adeguatamente, per riassegnare turni di reperibilità dignitosi, per evitare carichi di lavoro massacranti”. Per il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana “è una protesta giusta che sosteniamo, perché si tratta di lavoratori che da sempre, ma possiamo dire ancor di più nelperiodo del lockdown hanno tenuto in piedi un intero Paese garantendo il perfetto funzionamento della rete elettrica, uno dei principali servizi essenziali. A loro va riconosciuto il merito di garantire le attività in condizioni non sempre adeguate. Siamo, dunque a loro fianco in questa battaglia per dire no alle esternalizzazioni che penalizzerebbero un interno settore”.
Lo sciopero impegnerà le prime quattro ore della giornata di lavoro. Riguarderà tutte le sedi aziendali nelle nove province dell’Isola. I servizi essenziali, informano Cgil Cisl e Uil, saranno comunque garantiti.
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