Vietare l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo è incostituzionale. E’ arrivato l’atteso verdetto della Consulta ad affermare che il primo decreto sicurezza, voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini è incostituzionale per violazione dell’articolo 3 della Costituzione.
“Siamo stati i primi, il 2 gennaio del 2019, ad annunciare che a Palermo non sarebbe stato applicato l’incostituzionale Decreto dell’eversivo ministro Salvini che negava l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando -. Oggi la Corte Costituzionale conferma la correttezza del nostro operato, volto alla tutela di diritti di tutti e di ciascuno. In questi mesi ho personalmente firmato centinaia di iscrizioni anagrafiche al termine delle regolari procedure di verifica e controllo, sollevando così i funzionari comunali da responsabilità ma anche da timori volgarmente alimentati da pezzi della politica nazionale e locale. Ora quei funzionari potranno riprendere ad espletare le pratiche in piena tranquillità, mentre è stato stoppato il tentativo eversivo di negare alcuni principi cardine della nostra Costituzione.
Matteo Salvini come Ministro è per fortuna un brutto ricordo ma quei decreti sicurezza sono ancora un incubo che interroga e mette in mora la nuova maggioranza e il Governo Conte”.
“Firmare questi atti – aveva detto Orlando– è per un Sindaco che ha giurato fedeltà alla Costituzione ed allo Statuto Comunale un atto praticamente dovuto, perché questi due ‘estremi’ del nostro Diritto, in sintonia l’uno con l’altra, ci dicono che la tutela dei diritti collettivi va di pari passo con la tutela dei diritti dei singoli perché solo così si garantisce e si costruisce vera sicurezza di tutta la comunità locale.
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