La vertenza che riguarda i lavoratori Almaviva della Sicilia, per cui l’azienda ha annunciato recentemente di aver avviato le procedure per il licenziamento collettivo, è stata al centro di una riunione convocata oggi a Palazzo d’Orléans e presieduta dal presidente della Regione Renato Schifani. Gli operatori del call center sono in cassa integrazione a zero ore dallo scorso primo gennaio e gli ammortizzatori sociali scadranno il prossimo 31 dicembre.
“Si tratta di una vicenda che abbiamo molto a cuore e che ci ha visti impegnati più volte per salvaguardare questi lavoratori – ha detto il governatore -. Anche oggi ce la stiamo mettendo tutta per trovare una soluzione che tenga conto delle mansioni che possono essere utili alla Regione e che sia sostenibile dal punto di vista economico e dal punto di vista amministrativo. Il 20 novembre l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo parteciperà a un tavolo di crisi col governo nazionale e, in quella sede, saranno valutati gli eventuali percorsi da seguire per giungere a una possibile risoluzione della vertenza. Il nostro impegno su questo fronte è totale. Lo dobbiamo a tutti i lavoratori coinvolti”.
Alla riunione hanno partecipato gli assessori regionali alle Attività produttive, Edy Tamajo, e alla Salute, Giovanna Volo; i dirigenti generali del Lavoro, Ettore Foti; delle Attività produttive, Carmelo Frittitta; della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino; e dell’Arit, Vitalba Vaccaro.
Quarantadue lavoratori di System house e Almaviva rientrano nel bacino del personale Asu. Si tratta di soggetti già destinatari del regime transitorio degli lsu, in servizio fino al 31 dicembre 2021 nelle due aziende, che hanno presentato istanza per il rientro, così come prevede l’articolo 5 della legge regionale 3 del 31 gennaio 2024. Nei prossimi giorni verranno assegnati agli enti che ne hanno già fatto richiesta e che potranno, così, assumerli.
“Attraverso la norma voluta dal governo Schifani, riusciamo ad assicurare stabilità a 42 famiglie – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano -. Da un lato, forniamo una certezza occupazionale e, dall’altro, i lavoratori potranno mettere a disposizione degli enti utilizzatori tutta la loro pregressa e preziosa esperienza professionale conseguita negli anni”