“È necessario fare il punto, con tutti gli enti interessati, sul futuro dell’area ex Fiat di Termini Imerese. Dopo vent’anni di fallimenti, ci sono grandi aspettative sulla concreta possibilità di rilancio di questo polo e sullo sviluppo dell’intero territorio”. Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, che ha indetto una riunione per giovedì 25 gennaio, alle 10 negli uffici dell’assessorato in via degli Emiri a Palermo, in merito alla riqualificazione del sito industriale di Termini Imerese, nel Palermitano.
“Aspettando il risultato del bando indetto dai commissari Blutec – sottolinea Tamajo – vogliamo accelerare rispetto all’accordo di programma del valore di 105 milioni di euro per la riconversione dell’area, firmato anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il 4 aprile dello scorso anno. Inoltre, attendiamo dai vertici dell’Inps risposte certe rispetto alla possibilità di riconoscere il “lavoro usurante” agli operai che hanno svolto mansioni in catena di montaggio. Una promessa assunta dai responsabili dell’Istituto di previdenza, qualche mese fa, in una delle riunioni svolte al Mimit”.
All’incontro, oltre a Tamajo, saranno presenti rappresentanti del Ministero, l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano, il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova, i commissari straordinari di Blutec, tutte le sigle sindacali, i dirigenti regionali dell’Inps, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Programmazione Vincenzo Falgares e della Formazione professionale Maurizio Pirillo.
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato qualche giorno fa, nella sede del ministero a Roma, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Al centro del colloquio, i dossier relativi allo sviluppo produttivo della Regione, con un aggiornamento sulla procedura del rilancio del polo di Termini Imerese, che si prevede possa concludersi entro il mese, e sull’Isab di Priolo. In relazione a quest’ultimo, Urso e Schifani hanno avuto un confronto sulla conclusione dell’iter degli interventi sugli impianti di depurazione e sulla garanzia al 90% su 320 milioni di euro già deliberata da Sace per gli investimenti relativi alla gestione degli impianti, adesso in attesa dell’approvazione da parte del Mef, avvenuta alla luce della dichiarazione di interesse strategico nazionale degli stabilimenti.
Nell’incontro sono stati inoltre affrontati i temi dell’approvvigionamento energetico dell’Isola, della destagionalizzazione del turismo, delle infrastrutture logistiche e dell’attrazione di investimenti esteri, anche in riferimento allo sviluppo del polo di tecnologia green e digitale dell’Etna Valley.
Goi Energy qualche giorno fa aveva smentito categoricamente l’esistenza di qualsiasi progetto di cessione della proprietà di ISAB, società proprietaria della raffineria di Priolo.
Lo avevano detto i manager di Goi Energy in merito alle indiscrezioni giornalistiche, svelate dal quotidiano Milano Finanza, su una trattativa legata alla vendita delle due raffinerie Isab di Priolo, acquisite nei mesi scorsi dal fondo cipriota dalla società vicino alla russa Lukoil.