Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha destinato agli atenei della Sicilia 2.077.803 di euro per promuovere iniziative a favore dell’inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all’attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza.
Gli atenei beneficiari sono l’Università degli studi di Palermo, l’Università degli studi di Catania e l’Università degli studi di Messina. “Stiamo proseguendo – dice il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – il potenziamento della ‘cassetta degli attrezzi’ che mettiamo a disposizione delle università e delle AFAM affinché garantiscano agli studenti gli strumenti necessari per affrontare delle situazioni di disagio in maniera tempestiva. Il nostro obiettivo – conclude – è creare le condizioni per prevenire le emergenze e assicurare a tutti un percorso di crescita personale, non solo una gara di performance”.
In totale, le risorse destinate dal MUR attraverso il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ammontano a 35 milioni di euro. Alle quali si aggiungono 20 milioni, dell’Avviso Pro-Ben 2024, per finanziare progetti di ricerca per fornire risposte efficaci alle condizioni di fragilità emotiva e disagio psicologico, strettamente legate all’aspetto cognitivo
Diventa operativa in Sicilia la figura dello psicologo di base, istituito con legge regionale alla fine dello scorso anno. A fissare criteri e tempi per la formazione degli elenchi provinciali dei professionisti, competenze e settori di intervento del servizio di psicologia delle cure primarie è il decreto del presidente della Regione, Renato Schifani, approvato durante la giunta di oggi, dopo aver ottenuto il parere favorevole della sesta commissione dell’Ars.
“In armonia con le finalità della recente legge regionale 18 del 2023, il nostro governo intende promuovere lo sviluppo omogeneo di questo fondamentale servizio sul territorio regionale – afferma il presidente Schifani – per rispondere ai bisogni di assistenza psicologica dei cittadini, affiancando e integrando l’azione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Attraverso lo psicologo delle cure primarie sarà possibile potenziare l’efficacia del Servizio sanitario regionale, intercettando tutte quelle fragilità, soprattutto tra i giovani, che è necessario prendere in carico prima che possano diventare gravemente patologiche”.
“È ben chiaro a tutti che il crescente disagio psicologico vissuto sia dai giovani sia da chi è in età più avanzata – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – pone la necessità di garantire a tutti assistenza non solo di tipo clinico ma finalizzata alla riduzione e alla risoluzione di questo disagio. Lo psicologo di base è un professionista che individua il problema e indirizza il paziente a colui che, nell’ampio ventaglio degli specialistici, risulta il maggiormente indicato. Opererà in stretto rapporto con le comunità scolastiche, proprio per intervenire sulle situazioni di maggiore difficoltà dei giovani, che manifestano sempre più segni di isolamento, soprattutto dopo il lungo periodo della pandemia”.
Il decreto disciplina la formazione degli elenchi provinciali degli psicologi delle cure primarie, che verranno istituiti in ciascuna Asp, e la gestione degli incarichi convenzionali, la definizione delle specifiche competenze e dei titoli degli psicologi di base, i criteri di valutazione. Tra gli obiettivi del servizio, quelli di intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure sia per il pronto soccorso, individuare i bisogni di benessere psicologico inespressi della popolazione, organizzare e gestire l’assistenza psicologica distrettuale rispetto ad altri tipi di cura, realizzare una buona integrazione con tutti i servizi specialistici, gestire i problemi comportamentali ed emotivi derivanti dalla pandemia da Covid-19 o da altre situazioni emergenziali.